Ecco i tre finalisti
Un affermato scrittore, una debuttante e una promessa talentuosa in cerca di conferme

Sette racconti, sette storie, sette viaggi verso non si sa dove.
Intorno a ognuno di noi, dentro a ognuno di noi, c’è sempre una parte oscura, un lato di ombra che la luce della ragione ha timore di illuminare per paura di ritrovarsi sconfitta. E in questa zona buia e fantastica si muovono i personaggi di questa antologia, uomini e donne che si trasformano in vittime o carnefici quando si trovano all’improvviso di fronte a un mondo sconosciuto, a un nuovo volto nello specchio, a quella cupa forma di angoscia che solo l’incomprensibile può trasformare in orrore.
Giorgio Faletti (Asti, 1950) artista poliedrico, ha esordito nel mondo della narrativa nel 2002 con "Io uccido", che solo in Italia ha venduto più di quattro milioni di copie ed è stato tradotto in tutte le principali lingue del mondo. Uno straordinario successo confermato con i romanzi "Niente di vero tranne gli occhi" (2004), "Fuori da un evidente destino" (2006), "Io sono Dio" (2009) e con l’antologia di racconti "Pochi inutili nascondigli" (2008), tutti pubblicati da Baldini Castoldi Dalai. Suoi racconti sono contenuti nelle antologie "Crimini" e "Crimini Italiani" di Einaudi e "Giallo Uovo" di Mondolibri. Ha vinto nel 2005 il premio De Sica per la letteratura e nel 2008 il Piemonte Grinzane Noir per il racconto giallo italiano.

Gaia Manzini racconta la famiglia contemporanea attraverso quindici storie esemplari che si compongono in un grande affresco dove sono rivelate tutte le caratteristiche più intime come in un nudo, un “Nudo di famiglia”.
Ada ha novantasette anni, è sul letto di morte, e non ha alcuna speranza di tornare a camminare. Eppure ha un segreto. Quando nessuno più la pensa, nonostante sia ferma e immobile, inchiodata al letto di mogano, lei va a nuotare. Lo sguardo è puro e lontano dalle mode, la scrittura ha stile, il dettaglio distingue il destino dei personaggi di queste storie, distingue un nucleo familiare da un altro. Tradizioni, riti, regole, soprusi, la famiglia è terra di leggi precostituite e di leggi sovvertite, ma anche luogo di tutte le contraddizioni e il detonatore di ogni deficienza. L’immagine di una famiglia impeccabile si crea solo pagando lo scotto lacerante della più profonda indifferenza.
Gaia Manzini è nata nel 1974 a Milano, dove vive e lavora come copywriter per un’agenzia di pubblicità. Collabora con alcuni magazine e suoi racconti sono comparsi su "Nuovi Argomenti".
"Nudo di famiglia" è il suo primo libro.

Un matrimonio di rito indiano in una villa del Cinquecento e due uomini che amano la stessa donna. Un padre che va via, una madre ferita, un ragazzo che lascia la sua piccola isola di fronte all’Africa e cerca una vita normale in una grande città, lontano dall’incanto dei tredici anni, dalla poesia dei ricordi. Un ballerino che corre per Londra – bellissimo, fragile e inquieto, un uomo che forse arriverà all’aeroporto, lo abbraccerà chiedendogli scusa, o forse no, non ne avrà il coraggio. Un presidente sudamericano e un’attrice che ha lasciato l’Italia per un Paese di caldo e cactus, chitarre e rivoluzioni. Un gatto che arriva per caso, in pieno agosto, e candele che si accendono al tramonto, e il coraggio che serve per stare bene con niente. Tra Roma e la Toscana, la Sardegna e Islington, una raccolta di storie, di vite, di città, un libro intenso e poetico.
Flavio Soriga è nato a Uta, in provincia di Cagliari, nel 1975. Vive a Roma. Ha pubblicato: "Diavoli di Nurai" (Il Maestrale, 2000, Premio Calvino), "Neropioggia" (Garzanti, 2002, Premio Deledda Giovani), "Sardinia Blues" (Bompiani, 2008, Premio Mondello Città di Palermo), "L’amore a Londra e in altri luoghi" (Bompiani, 2009). Il suo racconto "Il Nero" è contenuto nell’antologia "Il lato oscuro", curata da Roberto Santachiara per Einaudi. Collabora con "La Nuova Sardegna" e "L’Unità". E’ tra gli organizzatori del festival Settembre dei Poeti di Seneghe.
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