“Una legge che produce terrore”. “Siamo in linea con l’Europa”
Per Daniele Marantelli deputato del Partito democratiico le nuove norme sono "uno spot frutto di una politica demagogica". Soddisfatto invece il leghista Reguzzoni
Le nuove norme introdotte dal Parlamento in materia di sicurezza, come noto, fanno discutere da tempo le parti politiche. Una discussione che vede le opinioni contrastarsi soprattutto sulla parte che riguarda l’immigrazione, ma anche il ruolo delle nuove ronde e delle forze dell’ordine.
Il deputato Daniele Marantelli (a sinistra nella foto) riflette quelle che sono le opinioni del Partito Democratico definendo il nuovo provvedimento “frutto della politica degli spot e di un carico ideologico poco utile a risolvere veramente i problemi”. «Il provvedimento approvato dal Senato – spiega il deputato Democratico – non contiene risorse per le forze dell’ordine o strumenti veramente utili a contrastare le preoccupanti situazioni di illegalità che minacciano il nostro territorio. Mi riferisco alle minacce vere come la mafia e l’Ndrangheta – spiega Marantelli -. La verità è che se di fronte a queste minacce noi parliamo di ronde significa prendere poco seriamente i problemi. Le ronde altro non sono che un contentino politico, affrontare seriamente i problemi comporta ben altri sforzi, sia economici che di organizzazione. Non mi sembra che con tutti questi spot il governo sia riuscito a debellare rapine e furti. Qualcuno mi sa dire per esempio a cosa è servito portare i militari nelle strade? Quali risultati a portato? E sull’immigrazione io parto sempre dal presupposto che qualsiasi provvedimento deve far valere innanzitutto il principio di umanità, fondare il futuro del paese sulla paura non ci porterà lontano, serve uno sguardo più ampio. Il problema dell’immigrazione va affrontato in concerto con il resto dei paesi europei, con una voce sola, tutto il resto è demagogia. Non trattiamo questo provvedimento come fosse l’uovo di colombo, non risolverà i proble
mi».
Accuse respinte al mittente dalla Lega Nord per bocca del deputato Marco Reguzzoni (a destra nella foto) che afferma che con questi nuovi provvedimenti “l’Italia si è messa in pari con le legislazioni degli altri paesi del mondo”.
«Con le norme appena approvate non crediamo di aver risolto i problemi – dice Reguzzoni – ma abbiamo posto delle basi significative. Le ronde non sono la soluzione ma sicuramente rispondono ad un bisogno di partecipazione dei cittadini alla tutela della propria sicurezza. Inoltre abbiamo riempito un vuoto normativo, proprio perché adesso questo ronde sono regolamentate e iscritte in un registro della prefettura, una garanzia in più il ruolo di questo strumento».
«La verità – conclude Reguzzoni – è che i provvedimenti approvati sono la risposta a uno dei problemi più sentiti dai cittadini, quello della sicurezza».
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