Opere inedite al Museo Vincenzo Vela
Ha riaperto nuovamente al pubblico lo spazio espositivo dedicato allo scultore svizzero, dopo lavori di pavimentazione esterna. Novità nell’esposizione del salone centrale

Nel parco si è provveduto a pavimentare il tratto di collegamento tra la villa e la cosiddetta “cascina”, situata a Nord del museo e coeva alla villa padronale, ove un tempo era ubicato il laboratorio dei marmi dello scultore e dove oggi si trovano gli uffici e l’ampio atelier di mediazione culturale. Il nuovo percorso, oltre a rendere più gradevole la visita delle varie aree paesaggistiche, completa l’agibilità del parco ai visitatori con difficoltà motorie.
All’interno del museo si è invece intervenuto nei depositi, attrezzandoli con nuove infrastrutture per lo stoccaggio e la conservazione dei numerosi gessi non esposti (circa un migliaio) e della collezione di dipinti ottocenteschi di Spartaco Vela e di suoi colleghi (oltre 220 tele): le opere sono ora tutte visibili con agio anche da parte di studiosi e ricercatori.
Il secondo e più riconoscibile intervento ha interessato il salone centrale, che si presenta ora ai visitatori con alcune sostanziali novità. Il nuovo allestimento del “pezzo forte” della villa appare ben illustrato nella riflessione di Gianna Mina, direttrice del Museo Vincenzo Vela: “Considerata la loro mole – spiega – le opere esposte al piano terreno non possono essere intercalate con altre conservate in deposito. Le dimensioni dei gessi colossali sono infatti tali da rendere impossibile presentarli altrove che non in questo spazio ottagonale centrale, ideato dallo scultore stesso con questa precisa funzione, quella di museo privato, pensato come opera d’arte a sé stante. Si è quindi deciso di arricchire questo allestimento permanente attraverso la creazione di un terzo registro di sculture inedite, disposte sopra la corona di busti-ritratto. A questo scopo sono stati scelti soprattutto bassorilievi di grandi dimensioni – in prevalenza funerari e di tenore risorgimentale, tutti di grande qualità plastica – e tre statue a grandezza maggiore del naturale, due opere facenti parte del monumento Brunswick, la terza un’allegoria politica (“L’Italia dei martiri”). In questo modo viene rafforzato il concetto espositivo originale, che prevedeva un audace condensato di straordinaria – e oggi improponibile – densità, ove fossero presenti tutti i modelli monumentali dell’artista, che andavano così a creare quel “pantheon” della storia risorgimentale, che ancora oggi stupisce e affascina i visitatori”.
Con questo nuovo allestimento, vicino alle idee e allo spirito di Vincenzo Vela, il museo si appresta a ospitare in ottobre il convegno nazionale dell’Associazione Svizzera degli Storici e delle Storiche dell’Arte dedicato proprio alle case di artisti adibite a museo.
Il convegno “Tra universo privato e spazio pubblico” (dal 9 all’11 ottobre) – ideato da Gianna Mina e Sylvie Wuhrmann – è il primo in Svizzera a trattare questo argomento e vedrà la partecipazione di storici dell’arte, ricercatori ed esperti provenienti da tutta Europa.
Il convegno “Tra universo privato e spazio pubblico” (dal 9 all’11 ottobre) – ideato da Gianna Mina e Sylvie Wuhrmann – è il primo in Svizzera a trattare questo argomento e vedrà la partecipazione di storici dell’arte, ricercatori ed esperti provenienti da tutta Europa.
Sempre a ottobre, i rinnovati spazi del parco e della sala principale ospiteranno le installazioni di artisti di Visarte – società delle arti visive, gruppo regionale Ticino. La mostra, dall’ambizioso titolo “Il destino della scultura?”, presenterà sette modalità di fare scultura oggi, in un ventaglio di potenzialità espressive contemporanee al di là della scultura tradizionale, realista, dell’Ottocento, di cui proprio Vincenzo Vela fu uno dei massimi esponenti.
Nel frattempo, continuano al museo i tradizionali incontri di svago per i più giovani, gli appuntamenti con la musica d’autore e le mostre permanenti, che per l’occasione verranno prolungate fino a metà dicembre.
Museo Vincenzo Vela
Largo Vela, 6853 Ligornetto TI-Svizzera
InformazioniT +41 (0)91 640 70 44
18 agosto – 29 novembre 2009
Orari:18 agosto – settembre 10-18, ottobre – novembre 10-17
lunedì chiuso (aperto 1° novembre)
Tutte le domeniche apertura prolungata fino alle 18.00
Data di chiusura del museo per quest’anno: 13.12.2009
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