Un super pool contro gli appalti criminali
E' quello che ha voluto il presidente della regione Roberto Formigoni per "sorvegliare" gli 11 milioni di appalti in campo in Lombardia nei prossimi anni. Tra i magistrati ee i militari famosi, anche Mario Mori
Salvatore Boemi, magistrato amico e collaboratore di Giovanni Falcone, in prima fila nei processi
alla n’drangheta. Giuseppe Grechi, presidente emerito della Corte d’Appello di Milano, per anni ai vertici del Consiglio superiore della Magistratura. Il generale Mario Mori, prefetto della Repubblica, a suo tempo braccio destro del generale Dalla Chiesa e capo dei Ros che catturarono Totò Riina. Il colonnello Giuseppe De Donno, capo di gabinetto di Mori quando questi fu direttore del Sisde. Sono i quattro grandi "servitori dello Stato" che Roberto Formigoni ha chiamato a dar vita al "Comitato
per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali", e che hanno dato la loro disponibilità del tutto gratuita a supportare il presidente della Lombardia in una azione di vigilanza preventiva e di contrasto a eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti delle grandi opere regionali.
«Ho dato vita a questo Comitato – spiega Formigoni – per dichiarare guerra aperta alla illegalità, naturalmente rigorosamente nell’ambito delle competenze che la Regione ha». Il presidente rivela di «aver percepito, da vari segnali, un rischio ambientale notevole» a fronte di una grande mole di
cantieri aperti o prossimi ad esserlo, soprattutto strade, ferrovie e ospedali, per 11 miliardi di investimenti nei prossimi anni.
«Ho un duplice dovere – spiega il presidente lombardo – quello di aiutare le realizzazione delle infrastrutture di cui la nostra società ed economia lombarde hanno fame e sete; e quello di vigilare perché le opere siano effettuate da ditte sane e serie, diano lavoro a cittadini irreprensibili e aiutino la
ripresa dell’economia. Quindi ho il dovere di fare tutto il possibile per prevenire e scongiurare infiltrazioni».
Compiti del Comitato, che ufficialmente il presidente insedierà a settembre, saranno: realizzare una puntuale e mirata azione di monitoraggio e vigilanza su tutte le attività esercitate dalla Regione e dagli
enti del sistema regionale, con particolare riguardo alle procedure di affidamento e gestione degli appalti regionali; approfondire lo studio delle procedure di controllo e prevenzione, in modo da rafforzare ulteriormente il presidio di legalità oggi esistente; fornire al presidente e alla Giunta qualificate indicazioni e consigli volti a rendere ancora più trasparenti e sicure le modalità di erogazione dei finanziamenti regionali.
Nella medesima linea, lo scorso 31 luglio, lo stesso Formigoni ha sottoscritto con il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, Infrastrutture Lombarde spa, Ferrovie Nord e Assimpredil/Ance un Protocollo di intesa con regole condivise rafforzative rispetto alle norme nazionali.
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