Immobili comunali: nessuno li vuole
Dovevano fruttare 5 milioni di euro, non ne è stato venduto alcuno e ora c'è preoccupazione per i conti pubblici
Conti pubblici in affanno, bisogna trovare una soluzione, e presto, perché il bilancio doveva quadrare con la vendita degli immobili comunali ma fino ad ora, da quella voce, non è stata incassata una sola lira. L’asta di luglio è andata completamente deserta, mentre il Castello Manfredi, 1 milione di euro di valore, non è stato ancora messo in vendita perché si attende il via libera burocratico della soprintendenza. Ma se nessuno ha comprato terreni e muri del comune, non si vede perchè debba mettere mano al portafoglio e comparsi un castello. E’ questa la situazione a cui deve far fronte l’amministrazione. L’assessore al bilancio Ciro Grassia sta rimettendo mano ai conti, e ha affidato agli esperti una nuova rimodulazione dei prezzi degli immobili che andranno all’asta per la seconda volta, per capire se in un momento di crisi debba essere applicatolo sconto. La decisione passerà dalla giunta e poi dovrà arrivare anche al consiglio comunale. “C’è la crisi, il mercato immobiliare è fermo” dice l’assessore, ma intanto i 5 milioni di soldi per fare cassa che erano stati preventivati con la grande vendita di Palazzo Estense, dove saranno recuperati? A ben guardare, già l’ultimo piano alienazioni era stato un flop, con 200mila euro raccolti in cassa, su 4 milioni di immobili messi all’asta. Il consigliere Nicoletti ha proposto però di tenersi il Castello Manfredi e metterci le associazioni, ma Grassia è netto: “Non si può”. C’erano state anche proposte alternative, come quella dei costruttori di mettere a disposizione i terreni comunali per le case a basso prezzo a favore delle giovani coppie, ma la giunta non ha aderito. Dunque, fare cassa rimane la priorità, e con la fine delle ferie a Palazzo Estense inizia anche un fase politica delicata e decisiva, con un quadro politico di grande incertezza e la maggioranza che non appare in questo momento molto compatta. Sia la Lega Nord che il Pdl stanno per rinnovare i vertici locali e molto dipende da quali correnti prenderanno il sopravvento. In teoria esiste persino l’ipotesi che si rifaccia la giunta, ma i motivi per cui ci siano queste incertezze sullo sfondo sono abbastanza impalpabili per i cittadini normali, quanto piuttosto legati a logiche politiche tutte interne ai partiti.
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