Patto di stabilità, in arrivo regole più flessibili
Novità contenuta nel progetto di legge su una variazione del bilancio approvato oggi a maggioranza dalla Commissione Bilancio presieduta da Fabrizio Cecchetti
Per i 1546 Comuni lombardi è in arrivo il Patto di stabilità Territoriale. Che in pratica significa maggiore flessibilità, dunque consentire alle municipalità che hanno soldi in cassa di spenderli.
La novità è contenuta nel progetto di legge su una variazione del bilancio approvato oggi a maggioranza dalla Commissione Bilancio presieduta da Fabrizio Cecchetti (Lega Nord). La norma – attuata in seguito alle diposizione della Legge Finanziaria – consente sostanzialmente a Regione Lombardia di adattare i vincoli e le regole del patto di stabilità interno per gli enti del proprio territorio, tenendo conto delle specificità legate alla situazione finanziaria territoriale. Un percorso che Regione Lombardia attuerà d’intesa con la sezione dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia della Lombardia e del’Unione delle Province (in seguito la consultazione coinvolgerà il Cal, il Consiglio delle autonomie locali la sui istituzione è al vaglio in queste ore dal Consiglio regionale) e che prevede flessibilità delle spese di investimento e l’introduzione di meccanismi orientati a premiare gli enti virtuosi e gli interventi coerenti con la programmazione regionale.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Commissione Cecchetti, che ha sottolineato «quanto importante sia questa norma per i cittadini. Grazie ad essa – ha detto – i nostri Comuni che sono in regola con il patto di stabilità potranno utilizzare le somme in giacenza per far fronte alle necessità delle rispettive comunità, dall’avvio di nuovi servizi sociali alla realizzazione di opere pubbliche. Fra l’altro la norma consente di sbloccare numerosi pagamenti alle imprese da parte delle amministrazioni pubbliche. In un momento di crisi e di difficoltà nella concessione del credito, è una misura importante che va incontro al mondo delle piccole e medie imprese».
Per il vicesepresidente della Commissione, e sottosegretario alla presidenza, Marcello Raimondi (PdL) «con questo provvedimento vogliamo garantire agli enti locali lombardi l’adeguata flessibilità di bilancio sulla spesa per investimenti e sfruttare appieno le potenzialità inespresse del sistema delle autonomie lombarde. Un vero governo sussidiario non può ragionare solo in termini "ragionieristici" e burocratici, ma deve tener conto anche delle diverse specificità territoriali. Quella della Regione Lombardia è una politica di ascolto dei territori e di fiducia e leale collaborazione con gli enti locali: il Patto di Stabilità territoriale, così come applicato, ne è un’ulteriore riprova».
Favorevole anche il commento del segretario della Commissione, Giuseppe Benigni del Pd: «In questo modo si potranno superare le sofferenze si tanti comuni lombardi, costretti fino ad oggi a tenere fermi importanti finanziamenti nonostante le loro municipalità avessero disponibilità di spesa».
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