Ultimi fuochi per la stagione Borromeo sul Verbano

Ancora una settimana per visitare Isole e Rocca: chiude il 18 ottobre. Riaprirà il 20 Marzo 2010

I visitatori potranno accedere alle Isole Borromee e alla Rocca di Angera fino a domenica 18 ottobre. La stagione riaprirà il 20 Marzo 2010.
Dopo aver dato alcune sommarie informazioni sulla storia della famiglia Borromeo e della Rocca, tracciamo una breve storia dell’isola Madre e dell’isola Bella.
L’isola Madre è di proprietà della famiglia Borromeo dal 1500; nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni: quello che in origine era un nudo scoglio divenne prima un frutteto, poi un agrumeto fino ad arrivare all’attuale parco botanico all’inglese realizzato nei primi dell’ottocento. A quell’epoca infatti, per volere del conte Giberto V Borromeo Arese e del figlio Vitaliano IX fu intrapresa una grossa opera di estirpazione di gelsi e viti per lasciare spazio a piante di tipo ornamentale. Quello dell’isola Madre divenne così il primo giardino di acclimatazione del lago Maggiore e uno tra i primi in Italia.
Sulla sponda meridionale, nel punto più alto dell’isola, sorge il Palazzo dalla forma squadrata e tutt’intorno, quasi ad incorniciarlo, il rigoglioso giardino romantico, fatto di prati che degradano dolcemente verso il lago e impreziosito da piante aromatiche, agrumi, essenze rare e specie esotiche provenienti da ogni parte del globo. I più importanti lavori di trasformazione del Palazzo risalgono al XVI secolo, quando, Renato I Borromeo affidò il cantiere dell’isola a Pellegrino Tibaldi, architettto di fiducia di San Carlo. Alla fine del XVIII secolo il luogo doveva aver assunto l’aspetto che tutt’oggi conserva; nel 1826 vennero costruite le serre e, nel 1858, per volere di Vitaliano IX Borromeo, la Cappella di famiglia, progettata dall’architetto Defendente Vanini.
L’isola Bella  all’inizio del 500 era chiamata Inferiore ed era costituita essenzialmente da un grande scoglio occupato da modeste abitazioni di pescatori. I primi acquisti da parte dei Borromeo risalgono alla seconda metà del 1500 con Giulio Cesare III Borromeo (1593-1638), sarà poi sarà Carlo III Borromeo (1586-1652) ad incrementare stabilmente gli investimenti familiari sull’isola.
Oggi Palazzo Borromeo, realizzato in stile barocco, domina il piccolo borgo isolano; completato dopo la seconda guerra mondiale, con la costruzione del salone grande, è il risultato di una lunga serie di lavori iniziati nel 1630.
Il percorso all’interno del palazzo è un continuo e ricco susseguirsi di sale arredate. Tele di noti artisti occupano le pareti di eleganti ambienti insieme a mobili di gran pregio, marmi, stucchi neoclassici, sculture e arazzi del XV secolo di produzione fiamminga. Di grande interesse storico sono la Sala della Musica, dove nell’aprile del 1935 si svolse la Conferenza di Stresa tra Mussolini, Laval e Mac Donald che avrebbe dovuto garantire la pace europea e la Sala di Napoleone che qui soggiornò con la moglie Giuseppina Beauharnais nel 1797. Suggestive le sei grotte al piano inferiore del Palazzo completamente rivestite da ciottoli, sassi bianchi e neri, schegge di tufo, stucchi e marmi; esse furono immaginate da Vitaliano Borromeo con l’assistenza dell’architetto Cagnola come luogo di frescura e diletto, dove proteggersi dalla calura estiva.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Ottobre 2009
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