Comune, stop alla guerra sindacale

L'assemblea dei lavoratori accetta l'ultima offerta dell'amministrazione che alza il fondo produttività a 450mila euro circa. Prima di firmare, avevano anche occupato l'aula del consiglio

Erano arrabbiati, su questo non ci piove. Negli striscioni avevano scritto la frase più semplice: «Dateci i soldi». Il primo dicembre c’è mancato poco che la polizia intervenisse, mentre educatrici ed impiegati, padri e madri di famiglia, circondavano i banchi dei consiglieri, per la seconda volta in poche settimane, dopo la rivolta delle famiglie delle scuole elementari, lasciando fluire un dissenso che si manifesta oramai su questioni di interesse particolare e definito, non di ordine politico, ma economico e sociale. Il salario, le scuole.
I dipendenti comunali sono circa un migliaio, sono i tecnici che mandano avanti la vita della città, e anche la giunta è rimasta sorpresa nel vedere tanta ostinazione.  Erano così decisi ad ottenere i soldi del fondo produttività e scongiurare un taglio di 400mila euro perché sostengono che c’è troppa gente che deve vivere con poco più di 1000 euro al mese.
La guerra sindacale stava avendo una escalation. Il 28 settembre i lavoratori avevano circondato il sindaco Fontana nella sala matrimoni e tenuto un presidio. Il 25 giugno avevano già manifestato in consiglio, il primo dicembre hanno fatto il bis, addirittura bloccando i lavori dell’aula, sospendendo il consiglio, e costringendo ancora una volta il sindaco alla trattativa. Nel mezzo, avevano fatto diverse assemblee e uno sciopero, e la minaccia era ancora quella di bloccare il consiglio comunale. Per il sindaco Fontana, stretto tra i tagli di Roma e le esigenze dei partiti, insomma, non era proprio un bel vivere. La fine della guerra è un sospiro di sollievo per tutti, è stata votata oggi,  lo stato maggiore dei sindacati comunali, la Rsu, era favorevole, l’offerta fatta dalla giunta era ragionevole,  l’assemblea generale di 300 lavoratori circa, quasi un terzo del totale, si è riunita dalle 8 e 30 alle 10, al Salone Estense: hanno votato all’unanimità, tranne 10 astensioni.
Il risultato finale è questo: nel 2008 il Comune aveva destinato 615mila euro al fondo produttività. Nel 2009 aveva offerto 220mila euro circa. Erano iniziative le trattative, i soldi erano stati aumentati, ma un certo punto Palazzo Estense aveva spiegato che non c’erano più margini; c’era poi un problema di diritto pubblico, la corte dei conti, il patto di stabilità, non possiamo impegnare dei soldi, e via dicendo. Ed ecco che alla fine, l’amministrazione ha fatto l’ultima offerta con il quale il fondo sale 450mila euro ma ci rimane anche l’anno prossimo.
Ai dipendenti che ne hanno diritto, circa 615 persone, viene garantito uno scatto salariale di progressione orizzontale (non salgono di livello, ma hanno più soldi in busta) per il biennio 2009 – 2010. Sale anche a 220mila euro (8mila euro in più) il fondo risorse decentrate relativo alle indennità di turno, ovvero quelle destinate al quarto turno notturno della polizia locale. Una scelta che era stata molto avversata, al comando di via Sempione, ma che l’amministrazione vuole per il progetto sicurezza. Ora, la Rsu, ha avuto il mandato per sedersi al tavolo e firmare la pace.  

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Dipendenti del comune occupano il consiglio 4 di 16
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Pubblicato il 16 Dicembre 2009
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