La Lega Nord: “Noi non siamo divisi al nostro interno”
La Lega Nord nel giorno dell’ufficializzazione della candidatura di Leonardo Tarantino per le prossime elezioni comunali, risponde colpo su colpo alla nota diffusa dai coordinatori del Popolo delle Libertà
La Lega Nord replica alle prese di posizione del Pdl e lo fa con un post sul proprio blog. Nel giorno dell’ufficializzazione della candidatura di Leonardo Tarantino per le prossime elezioni comunali, il Carroccio risponde colpo su colpo alla nota diffusa dai coordinatori del Popolo delle Libertà Ermanno Venco e Luca Gallazzi: «In questi giorni di forti richiami istituzionali ad abbassare i toni di una politica troppo aggressiva, sinceramente non riusciamo a comprendere l’attacco portatoci dagli amici del Pdl per una presunta nostra ostilità nei loro confronti – si legge nella nota leghista -. Leggendo l’articolo comparso sul quotidiano on line Varese News, traspare un rancore a nostro giudizio ingiustificato da parte dei segretari del Pdl. Mi permetto di ricordare agli amici Gallazzi e Venco che nell’incontro avvenuto mesi or sono, ci siamo lasciati dopo una serena conversazione, con alcune precisazioni effettuate da parte nostra che costituivano condizione necessaria per proseguire un auspicabile dialogo d’intesa. Nei mesi seguenti da parte loro non è avvenuto nulla di tutto questo, neppure a seguito delle indicazioni del loro provinciale a cui dicono "…Noi abbiamo accettato quanto deciso dagli organi provinciali,…"(dimostrando che non ci credono ma lo prendono come imposizione). Noi ci siamo sempre dimostrati aperti alle trattative se sono costruttive e non sono solo "chiacchiere da bar". Per far questo riteniamo sia necessario da parte loro un atteggiamento più (passatemi il termine) "autoritario" all’interno del loro partito, esclusivamente a titolo di garanzia nei confronti degli interlocutori. Del resto le problematiche al loro interno non sono frutto delle nostre fantasie ma di uscite certamente "molto" autonome dei vari capicorrente, che tutti hanno potuto vedere e constatare. In merito agli attacchi rivolti al nostro candidato o alle divisioni al nostro interno, non abbiamo timori a smentire queste illazioni. La Lega di oggi ha un direttivo ristretto perchè quando si va d’accordo non servono tante persone a ripetere le stesse cose. Del resto al comando di una nave c’è solo un capitano e al massimo un vice, che si prendono spesso gli oneri del comando, ma che condividono gli onori con l’equipaggio che con la propria efficienza garantisce una navigazione sicura. All’interno della Lega di oggi non ci sono divisioni, la porta è sempre aperta per chi vuole unirsi e condividere le nostre idee e progetti, ma anche per chi preferisce uscire e fare scelte diverse – prosegue la nota del Carroccio -. Per quel che riguarda i programmi elettorali sono importanti solo nel momento in cui sono concepiti in modo attuabile e condivisi da tutta la propria coalizione, senza riserva alcuna nè di interessi nè di idee. Al contrario dei miei colleghi però non ritengo necessario mendicare accordi con chi che sia pur di portare a casa un risultato che diventa poi ingestibile perchè si deve accontentare troppe richieste contrastanti (vedi ex governo Prodi). Noi siamo fisiologicamente più disponibili a un accordo con il Pdl piuttosto che con altri, ma se loro fanno scelte diverse chiamando in coalizione o in lista di tutto e di più…allora preferiamo rivolgerci altrove, anche verso nuove realtà emergenti con persone oggettivamente valide, o continuare da soli, ma con coerenza e fedeltà alle proprie idee condivise dai nostri elettori. Con cordialità, rinnoviamo la nostra disponibilità a parlare con tutti i "buoni padri di famiglia" che hanno idee chiare e sono in grado di gestire tutti gli elementi della propria "famiglia"».
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