Pgt, chiuse le consultazioni preliminari

Prosegue lo studio del nuovo Piano di governo del territorio. Chiusa il 10 dicembre la prima parte di incontri pubblici; il 31 dicembre scadranno i termini per le osservazioni cittadine

Avanza lo studio del nuovo “Piano di governo del territorio”. Dopo la chiusura della prima parte di consultazione preliminare, lo scorso 10 dicembre, il prossimo appuntamento è per giovedì 31 dicembre quando, alle 12, scadranno anche i termini per depositare le osservazioni dei cittadini.
«É stato un mese e mezzo intenso – commenta il sindaco di Uboldo, Lorenzo Guazzetti -, che ci ha permesso di venire a conoscenza di tante realtà e di tante opinioni».
Parlando dello studio del nuovo piano, il sindaco spiega che «attualmente manca la “Valutazione ambientale strategica”, documento importantissimo, che integra considerazioni di carattere ambientale nei programmi e offre linee guida necessarie per poter realizzare un PGT. Manca anche una rilevazione “aereofotogrammetrica”. Ne abbiamo una sulla quale è stato redatto l’attuale PGT, che risale agli anni Novanta. Infine, manca il “Sistema Informativo Territoriale”, che in parole povere è il database elettronico accessibile da parte di tutti i cittadini».
Oltre a questo c’è altro che non è stato incluso nel piano: «La cosa poi assurda è che il nostro PGT attuale – continua Guazzetti – non riporta opere come la Varesina Bis e lo Svincolo, opere che andavano previste perché già programmate dagli enti superiori. Per questo motivo noi abbiamo deciso di avviare contatti anche con i paesi limitrofi e con Regione e Provincia, per cercare di essere il più aderenti possibili anche ai piani regionali e provinciali che sono comunque il riferimento».
Infine, il sindaco pone l’accento su due questioni per lui importanti: «Questo PGT – spiega – non mette al centro ciò che per noi è importante: la famiglia, la persona, le aspirazioni degli uboldesi, la valorizzazione dei corpi intermedi, delle associazioni e degli operatori economici. Questo per noi sarà prioritario includerlo. La seconda consapevolezza è che oggi qualsiasi amministrazione comunale deve dialogare con i cittadini. E il maggior introito che entra nelle casse comunali proviene dall’urbanistica. Il resto sono storie, favole. La recentissima protesta dei sindaci davanti a Montecitorio è una dimostrazione di quanto in questo momento i comuni hanno davanti ai loro occhi: una realtà difficile. Confrontarsi con la realtà è educativo. Duro, ma educativo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2009
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