Altra Sede, 161 metri… nel futuro
Fino alla mezzanotte di domenica c'è la possibilità di votare il sondaggio per il nome della nuova struttura regionale. Migliaia di visite al grattacielo, scintillante nuovo simbolo della Milano che attende l'Expo
La nuova sede della regione attende di assumere definitivamente il nome che i cittadini, fra quelli proposti, avranno voluto attribuirle. È infatti agli sgoccioli il sondaggio indetto sul portale regionale: e non vi è dubbio che i voti espressi devono essere stati numerosi, anche se le denominazioni scelte per il concorso finale, come del resto in ogni sondaggio di questo tipo, avranno lasciato qualch deluso.
Altra Sede, Ca’ Longa o Palazzo Lombardia la "triade" finale di nomi da votare al "ballottaggio" – fino e non oltre la mezzanotte di oggi, domenica 31 gennaio. Poi emergerà il nome prescelto – e "il popolo", via Internet, come si confà ai nostri tempi, avrà parlato.
"Santificata" l’occasione con la benedizione della Madonnina da parte del cardinale Tettamanzi, sta per iniziare un’attività che si augura nel solco della migliore tradizione lombarda. Difficile eguagliare il miracolo del Novecento lombardo, che ha visto una regione di contadini e artigiani "convertirsi" all’industria prima, ai servizi avanzati poi, ma una sorta di "benedizione" laica, di muto viatico, è venuto anche dal grande afflusso di pubblico a visitare la struttura più alta d’Italia, quella che l’ente Regione ha scelto come proprio "cervello" in vetro e acciaio. E che svetta in quel "centro direzionale" da decenni nevralgico per Milano e per tutta la Lombardia.
L’apertura al pubblico per le visite, prevista fino ad oggi, ha visto code lunghissime nei nove giorni "per turisti", dalla mattina alla sera. Sul sito della Regione è dedicato uno spazio apposito alla descrizione dell’opera, che vuole rappresentare, anche in chiave Expo 2015, un pilastro della Milano del XXI secolo. Costruito in tempi rimarchevolmente rapidi (per gli standard delle opere pubbliche, almeno…), è un esempio di modernità nelle scelte energetiche (geotermia) come nella decisione di dotarsi di uno spazio civico, un’agorà, una piazza coperta con servizi e commercio. Spazi culturali e per convegni affiancheranno gli uffici regionali, e il grattacielo, a sua volta, sarà il più evidente e significativo segno pubblico del processo di riqualificazione urbanistica dell’area Garibaldi-Varesina-Repubblica.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GianPix su Un quaderno per chi ne ha bisogno: arriva a Varese lo “zaino sospeso”
Felice su Varese è la “capitale dei cani” in Insubria: oltre 9mila gli amici a quattro zampe registrati
lenny54 su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
Felice su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.