Undicenne fugge da casa e passa il Capodanno con l’amico conosciuto su Internet
Primo dell'anno nella paura per una famiglia del Legnanese rimasta all'oscuro delle intenzioni della ragazzina, recatasi a Torino dall'amico di chat, un adolescente. I carabinieri hanno rapidamente "risolto" il caso
Capodanno di paura a lieto fine per una famiglia del Legnanese. Aveva detto alla madre che sarebbe andata a fare una passeggiata con le amichette, ma Chiara (nome di fantasia), undici anni appena, aveva già in mente un’altra destinazione.
Appena uscita di casa, la bambina residente nel Legnanese è andata alla stazione ferroviaria a prendere il primo treno utile per Torino dove avrebbe incontrato un giovane amico conosciuto su Internet.
La mamma la aspettava per cena e non vedendola arrivare ha contattato le amiche che però non sapevano dove fosse anzi, una di queste riferiva alla madre che Chiara le aveva inviato un sms nel quale diceva di trovarsi in un posto buio senza fornire altre indicazioni.
In preda all’angoscia la donna ha chiamato immediatamente i Carabinieri che ricevevuta la denuncia cercavano di rintracciare il cellulare di Chiara. In pochi minuti lo localizzavano a Torino città.
Cominciava allora una corsa contro il tempo: venivano convocate le amichette con i propri genitori, non senza difficoltà visto che tutti erano "presi" dai festeggiamenti del Capodanno.
Veniva scandagliata la cronologia dei contatti Internet di Chiara ed il suo diario per carpire anche una flebile traccia.
Si individuava allora Francesco, un ragazzo sedicenne di Torino, col quale Chiara aveva stretto amicizia.
Con i pochi elementi a disposizione cominciavano le ricerche di Francesco, con l’aiuto del Nucleo Radiomobile di Torino: queste si sono concluse felicemente a mezzanotte ormai trascorsa quando, all’interno di un’abitazione della periferia torinese, veniva rintracciata Chiara intenta a festeggiare il Capodanno con altri ragazzini.
La piccola è stata quindi riaffidata ai genitori e sentita appena rientrata a Legnano dai Carabinieri che avevano vissuto con preoccupazione le ricerche ma che avevano poi potuto tirare un sospiro di sollievo.
Pur col lieto fine, questa storia impone aklla compagnia legnanese dell’Arma di ricordare alcuni semplici consigli ai “giovani naviganti” per prevenire le insidie che popolano la rete:
– in chat non dare informazioni personali, come il nome della scuola frequentata o il numero di telefono di casa;
– non inviare foto personali e l’indirizzo;
– prima di leggere la posta elettronica chiamare i genitori;
– in caso di visione di immagini che possano spaventare (ad esempio foto di bambini o di persone nude) dirlo subito a genitori e insegnanti;
– se qualcuno chiedesse degli incontri avvisare subito i genitori e, soprattutto, non presentarsi da soli agli incontri, anche se chi scrive dice di essere un coetaneo;
– se comunicando in chat qualcuno fa discorsi sul sesso, parlane ai tuoi genitori
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