Avvocato assassinato, un pentito indica tre nomi

C’è una svolta nell’inchiesta sulla morte dell’avvocato Vincenzo Ciappina, freddato nel giardino della sua villa a Biandronno l’8 luglio 1991. La procura di Varese ha inviato 3 avvisi di garanzia, sulla scorta delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che avrebbe indicato le circostanze in cui maturò il delitto. Ciappina, avvocato civilista, fu assassinato con due colpi di un fucile da caccia, alle 8 e 30 di mattina. L’assassino era nascosto nei cespugli e gli tese un vero e proprio agguato. Gli sparò in faccia, senza pietà. I pm Maurizio Grigo e Tiziano Masini stanno indagando da tempo sul caso. Durante una serie di interrogatori rivolti al mondo della malavita è saltata fuori la confidenza che ha portato gli inquirenti sulla strada dei tre indagati. Sul punto però si mantiene riserbo.

Il delitto è rimasto fino ad oggi senza colpevole. Il legale aveva uno studio di via Robbioni ed era molto conosciuto e stimato considerato dai colleghi persona integerrima. 
Le indagini condotte all’epoca puntarono su una causa di vicinato a Casale Litta. Ciappina difendeva un cittadino che aveva avuto uno screzio con un pregiudicato sospettato di avere rapporti con la malavita organizzata. L’uomo fu interrogato ma non venne mai indagato perché quel giorno si trovava all’estero.