Kramer, Amman, Ohno: leggende sul podio in attesa di Armin

Le prime gare disputate a Vancouver mettono in evidenza alcuni fenomeni dei tempi moderni. L'Italia spera in Zoeggler, terzo a metà gara nello slittino. Male invece Fabris, 7° sui 5000 metri

Iniziano con un risultato deludente le Olimpiadi di Vancouver per gli italiani. Enrico Fabris (foto di S. Raso), l’eroe di Torino 2006, finisce solo settimo nella gara di apertura del programma del pattinaggio, i 5.000 metri su cui difendeva il bronzo di quattro anni fa. Il veneto però si è presto reso conto di non essere brillante come sperava e con il passare dei giri è finito lontano dal podio sul cui gradino più alto è finito l’uomo più atteso, l’olandese Sven Kramer che ha centrato in pieno il pronostico. Ora Fabris deve ritrovare concentrazione per puntare ai 1.500 metri, seconda prova del suo calendario a cinque cerchi.

Chi invece è in piena lotta per le medaglie è Armin Zoeggler che nello slittino singolo sta cercando di difendere i titoli conquistati nelle ultime due edizioni. L’altoatesino è infatti terzo dopo le prime due manches, alle spalle dei tedeschi Loch e Moeller, nella gara che si tiene sulla pista che ha visto venerdì l’incidente mortale del georgiano Kumaritashvili. Pista che secondo gli organizzatori non ha colpe (vergognose le parole che hanno attribuito al georgiano tutta la responsabilità dell’errore fatale…) ma che guardacaso è stata accorciata per le prove olimpiche per diminuire la velocità delle slitte.
Nella notte tra domenica e lunedì sono in programma le ultime due manches in cui il fenomenale Armin proverà a centrare la quinta medaglia consecutiva, anche se alle sue spalle è pericoloso il russo Demtschenko.
Discrete le prove degli azzurri nello short track dove però non sono arrivate finali anche per via di una concorrenza spietata. Da segnalare l’ennesima medaglia – un argento – di uno dei miti moderni del ghiaccio, l’americano Apolo Ohno giunto al sesto podio in carriera.
Il primo oro in assoluto di Vancouver è invece andata nella vicina Svizzera, con il successo di Simon Amman nel salto con gli sci, trampolino più basso. Amman consolida ancor più il proprio ruolo di idolo in casa rossocrociata: con tre vittorie olimpiche ora è secondo solo al leggendario e maledetto finlandese Matti Nikkanen, quattro volte d’oro ai Giochi. 

Nella serata-notte italiana riprendono le gare: oltre alle due manches di Zoeggler, l’attesa è per la combinata nordica (fondo e salto) dove il giovanissimo Alessandro Pittin, alla prima partecipazione ai Giochi, è atteso a una prova interessante. La zona medaglie non sembra alla portata, ma il talento del friulano è notevole.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Febbraio 2010
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