La meglio gioventù tra i dieci film più importanti del decennio

Il capolavoro fiume di Marco Tullio Giordana del 2003, nonostante le avversità incontrate in patria in passato, ottiene il riconoscimento da parte del settimanale americano Newsweek

La meglio gioventùOltre cinque ore di film, divise in due parti, ma soprattutto un’opera all’inizio nata per la televisione. Si tratta di La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana che è stato scelto dal magazine americano Newsweek come uno dei dieci film più importanti del decennio appena trascorso. Anche VareseNews credette subito nell’opera, tanto che la propose la visione ai propri lettori già nel 2004 nella seconda notte della primissima edizione della festa Anche Io. Una maratona di una notte a cui parteciparono decine di appassionati.
Nella classifica di Newsweek, per la precisione, la pellicola italiana del 2003 si è aggiudicata la quinta posizione precedendo persino i capolavori di Clint Eastwood, Lettere da Iwo Jima (secondo capitolo di un dittico dedicato alla storica battaglia) e The hurt locker, il film di Kathryn Bigelow sulla guerra in Iraq candidato recentemente a nove Oscar. Lo precedono invece il grande La città incantata di Hayao Miyazaki (2001), la commedia messicana Y tu mama tambien di Alfonso Cuaron e il cinese Yi yi di Edward Yang.
 
Il film di Giordana, con Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Maya Sansa e Jasmine Trinca, conquistò pubblico e critica uscendo nelle sale in due parti prima del passaggio televisivo. Il racconto della saga famigliare che attraversa 40 anni di storia italiana, dagli anni ’60 fino alle stragi di Falcone e Borsellino, compreso Tangentopoli e il terrorismo, è un’epopea che è stata più volte paragonata all’altro capolavoro italiano conosciuto in tutto il mondo, Novecento di Bertolucci, di cui La Meglio Gioventùè stata più volte definita la degna prosecuzione.
L’opera di Giordana, però, non ha avuto una vita facile. Allora politicamente scomodo (Berluconi e il centrodestra avevano appena vinto le elezioni), il film era nato come fiction tv, ma la sua messa in onda veniva costantemente rimandata, fino a quando i produttori decisero di provare con il festival di Cannes, proponendo la versione integrale nella sezione Un Certain Regard.
 
Il film conquistò tutti, tanto da aggiudicarsi il premio nella sua categoria. Subito dopo le due parte vennero proposte nelle sale cinematografiche e il successo di pubblico fu immediato: La Rai non poteva più quindi rinviare la messa in onda di un film che probabilmente si pensava non adatto a un pubblico televisivo: nulla di più sbagliato, milioni di spettatori guardarono l’opera in quattro puntate.
Ora, a distanza di sette anni il film raccoglie ancora consensi, come quello di Newsweek. Quando le opere cinematografiche sopravvivono al tempo, è la dimostrazione di come i capolavori possano vivere al di là del semplice marketing. E la meglio gioventù è un capolavoro, da cui però la televisione italiana ha imparato ben poco. Un po’ di più il cinema.

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Pubblicato il 18 Febbraio 2010
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