Milani: “No al nucleare in Lombardia”
La posizione del candidato a Consigliere Regionale per “Italia dei Valori-Lista Di Pietro”
Riceviamo e pubblichiamo
La Regione Lombardia, ad oggi, non ha avuto la forza e il coraggio di opporsi al Governo centrale in merito al decreto nazionale che vorrebbe imporre le centrali nucleari anche nella nostra regione.
La Regione Lombardia, ad oggi, non ha avuto la forza e il coraggio di opporsi al Governo centrale in merito al decreto nazionale che vorrebbe imporre le centrali nucleari anche nella nostra regione.
Mentre regioni come Piemonte, Toscana, Lazio, Umbria etc…hanno avuto la forza ed il coraggio di esprimere una posizione contraria, l’Amministrazione lombarda, subordinata alle scelte nazionali per le prossime elezioni regionali, si è chiusa in un imbarazzante silenzio.
Lungo il fiume Po, ai confini regionali (Caorso e Trino Vercellese), è prevista l’installazione di due centrali nucleari e tutto sta passando sotto il più inquietante silenzio finalizzato all’accettazione, da parte dei cittadini, del fatto compiuto. L’amministrazione Formigoni tace e acconsente per garantirsi altri cinque anni di governo.
Il mondo politico ed economico, internazionale, per far ripartire il lavoro e gli investimenti ha compreso che la strada da percorrere sono le energie alternative; noi andiamo esattamente nella direzione opposta dimostrando, ancora una volta, la nostra arretratezza culturale legata al profitto immediato e non alla capacità di programmazione del futuro.
Con una politica di risparmio energetico si aprono molteplici prospettive; si può puntare sull’utilizzo dei biodisel e del metano per i mezzi di trasporto, rinnovare gli impianti industriali con lo strumento della rottamazione, intervenire sugli edifici pubblici per rinnovare gli impianti e gli apparati di consumo, rilanciare l’edilizia privata con riduzioni fiscali per progetti finalizzati all’efficienza energetica.
Con politiche rivolte alla mobilità che sappiano rendere più utile ed economico il trasporto ferroviario con il rinnovamento e la razionalizzazione degli impianti.
Con strategie che portino alla chiusura delle discariche per avviare il processo di riduzione della produzione di rifiuti e incrementando il recupero e la rigenerazione dei prodotti di scarto selezionando i generatori di energia.
Interventi semplici e efficaci che offrirebbero posti di lavoro, migliorerebbero la qualità della vita e escluderebbero il ricorso a centrali nucleari portatrici di ulteriori problemi finalizzati a complicarci la vita.
Il primo obiettivo dell’ Italia dei Valori sarà quello di impedire che il nucleare possa trovare spazio in Lombardia e nel Paese ed è per questo che avvieremo la raccolta di firme per un referendum che esprima un secco ed inequivocabile NO al nucleare chiedendo a gran voce investimenti, equivalenti, per le energie alternative.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Alessandro Brachetti su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Giulio Moroni su Il grande gesto di Filippo Rovelli: si ritira dal campionato per lasciare il titolo a Luca Salvadori
lenny54 su La Finanza di Malpensa sequestra 23 milioni per una maxi evasione sugli orologi di lusso
Viacolvento su In più di 200 alla manifestazione per difendere il bosco di Via Curtatone a Gallarate
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.