Un informatore offre al governo i nomi degli evasori in Svizzera
Il cancelliere Angela Merkel sta valutando l'ipotesi di acquistare i dati bancari di circa 1500 persone che avrebbero evaso il fisco
Il governo tedesco del cancelliere Angela Merkel sta valutando l’ipotesi di acquistare i dati bancari su presunti evasori fiscali, titolari di conti correnti in Svizzera. Una scelta che ha diviso la politica tra favorevoli e contrari e che ha come precedente il caso Liechtenstein del 2008 quando la Germania, scossa da uno scandalo fiscale, scelse di pagare un informatore e comprare, per 4,2 milioni di euro, liste di nomi e di fondazioni create da cittadini tedeschi per evadere il fisco. Questa volta l’azione del governo federale potrebbe portare ad ottenere i dati di circa 1.500 potenziali evasori e si stima, per le casse della Germania, un’entrata dai 100 ai 200 milioni di euro. L’informatore per questo scambio di notizie avrebbe chiesto una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro.
Intanto nella giornata di oggi il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha informato telefonicamente il suo omologo Hans-Rudolf Merz che alle autorità di un Land tedesco sono stati offerti dati di clienti di una banca svizzera. Il Governo della Repubblica federale di Germania deciderà se intende entrare nel merito dell’offerta. Il ministro delle finanze Schäuble non ha fornito ulteriori indicazioni. I due ministri hanno riconosciuto che attualmente nei rispettivi Paesi le interpretazioni giuridiche divergono. Il consigliere federale Merz ha fatto notare al ministro delle finanze Schäuble che la Svizzera non presta assistenza amministrativa in caso di furto di dati di clienti e ha sottolineato la disponibilità della Svizzera ad approfondire la collaborazione con la Germania nelle questioni fiscali sulla base di una riveduta convenzione di doppia imposizione.
I ministri hanno convenuto di proseguire il colloquio nei prossimi giorni.
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