“Una biglietteria nella vecchia stazione, e navette che facciano coincidenza”

La nuova stazione di Castellanza, già oggetto di feroci battaglie politiche e della protesta dei pendolari costretti ancora per qualche mese a servirsi di una pura fermata quasi priva di servizi, è una questione non solo castellanzese, ma anche bustocca. Se non altro, perchè sorge per pochi metri sul territorio di Busto Arsizio. Ieri sera se ne è riparlato in un incontro indetto dalle forze di sinistra locali che stanno seguendo la questione: partecipava il comitato spontaneo dei pendolari, che, pur doverosamente invitato, non si lega ad alcun gruppo politico. I consiglieri comunali Lidia Zaffaroni di Insieme per Castellanza e Antonello Corrado di Rifondazione Comunista (Busto Arsizio) , con Ada Salerno per il Prc bustese, hanno presentato alcune iniziative a venire. Fra queste spicca la richiesta di una commissione di verifica del rispetto degli accordi di programma del 2001; oltre a quelle più prosaiche di una biglietteria (nella vecchia stazione, però, in attesa diel completamento di quella nuova) e di coincidenze fra bus navetta e treni per ottimizzare il trasporto pubblico e renderlo più appetibile. L’obiettivo di tutti è che si doti il prima possibile la "stazione che non c’è" di Castellanza delle strutture necessarie; e che i lavori partano rapidamente. Il relativo bando di gara dovrebbe essere pubblicato entro il mese di febbraio.

Frattanto a Busto Arsizio Corrado ha presentato un’interrogazione a risposta scritta e una mozione: argomento, la sicurezza della nuova stazione, la terza esistente sul territorio di Busto Arsizio – vero record per una città di ottantamila abitanti, a riprova della centralità strategica dell’area altomilanese.