“Vestivamo alla Marinetti”: come ti sdogano i futuristi
Iniziativa culturale di Comunità Giovanile con atanto di... "aerobanchetto" in omaggio all'arte provocatoria di un movimento che "fece epoca" e partecipò creativamente degli eccessi del suo tempo
Comunità Giovanile organizza per Domenica 28 alle ore 11 un incontro dal titolo VESTIVAMO ALLA MARINETTI in cui insieme al giornalista e critico d’arte Matteo Tosi si farà il punto della situazione e si traccerà un ritratto il più veritiero possibile del Futurismo – o dei Futurismi – e delle sue infinite contraddizioni, cercando di capire come e perché i "nostri" abbiano sempre suscitato tanto clamore e scalpore, loro che semplicemente inaugurarono quella cosiddetta "arte totale" tanto in voga e cantata ancora oggi.
L’incontro si terrà nella sede di Vicolo Carpi 5 a Busto Arsizio e sarà accompagnato da un esclusivo AEROBANCHETTO in cui si potranno degustare le formule della rivoluzione "cucinaria" futurista come l’INVENTINA di Marinetti, i TRAIDUE e il CARNEPLASTICO di Fillia, il QUADRILATERO FAMIGLIARE di Depero o l’AEROPORTO PICCANTE di Caviglioni…
Come fecero i Futuristi, in un uguale periodo di crisi economica mondiale di cui appare imprecisabile lo sviluppo, Comunità Giovanile prova ad opporre al panico deprimente una "CUCINA FUTURISTA, cioè L’OTTIMISMO a TAVOLA". Un ottimism o che costa 10 euro (8 per gli abbonati Pro Patria),prenotazione al numero 333 6186098, oppure via mail.
"Dopo oltre mezzo secolo di ingiustificabile ostracismo militante", come scrive Comunità Giovanile, l’anno scorso il Futurismo è tornato a giocare la parte del leone anche in Italia, grazie alle celebrazioni per il centenario della pubblicazione del primo Manifesto di Marinetti sul parigino Le Figaro.
"Così, volenti o nolenti, decine di mostre, eventi e convegni lungo tutto lo Stivale hanno ridato lustro anche in patria alla splendida epopea creativa di Sua Eccellenza Filippo Tommaso e dei suoi infiammatissimi sodali, se non dipanando ogni polemica almeno arrivando a chiarire che il Movimento costituì la più importante avanguardia artistica del Novecento non solo italiano – e che nacque ben prima del Fascismo". Cosa che, polemiche politiche a parte (i futuristi furono sostenitori accaniti del nazionalismo de della guerra prima, del fascismo poi), tutti i critici riconoscono.
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