42 “dispersi” per l’Europa: l’odissea degli studenti del Tosi

Sono attaccate al telefono da giorni le insegnanti “addette all'internazionalizzazione” dell'ITC Tosi: il vulcano islandese costringe anche loro ad un superlavoro "di recupero”

Sono attaccate al telefono da giorni le insegnanti “addette all’internazionalizzazione” dell’ITC Tosi: la loro efficienza nel creare occasioni di scambio ed esperienza internazionale per i loro studenti le sta costringendo ad un superlavoro di “recupero”.  La causa, naturalmente, è la chiusura di tutti gli aeroporti d’Europa per l’eruzione del vulcano islandese, che ha bloccato oltre 40 ragazzi in viaggio dall’ITC Tosi all’Europa e viceversa.

«I primi a subire l’odissea sono stati i 27 studenti finlandesi che avevamo ospiti da noi, metà per uno scambio e metà per un progetto europeo sull’agroalimentare, e dovevano rientrare oggi ad Helsinki – spiega Giovanna Colombo Papaleo, coordinatrice dell’attività internazionale all’istituto tecnico commerciale – Ovviamente, non era per loro più possibile rientrare con l’aereo. Per farli ugualmente ritornare a casa abbiamo provato a trovare un pullman per loro che li riportasse in Finlandia via terra, ma da qui è stato assolutamente impossibile: erano tutti prenotati. Sono riusciti a trovarne uno loro a Cracovia: il che significa che alla fine il pullman arriverà dalla Polonia a Busto Arsizio mercoledì, e da lì verranno portati a Tallin, dove giovedì prenderanno il traghetto per il loro paese».

Ma gli studenti finlandesi non sono gli unici ad essere seguiti in questi giorni dalle professoresse addette: «Abbiamo 5 studenti nostri e dell’Olga Fiorini in Galles, per un periodo di tirocinio nell’ambito del progetto UE “Leonardo”, che dovevano rientrare oggi. Ovviamente non è stato possibile, e i voli sostitutivi non sono per il momento prenotabili. Così abbiamo coinvolto il consolato, che sta cercando di organizzare una specie di rientro di gruppo: sono 600 infatti gli italiani che hanno chiesto loro di rientrareda là».

L’elenco dei “dispersi”, in realtà ragazzi che stanno benissimo e sono seguiti passo passo dalla scuola che sta cercando di farli tornare a casa per tempo non è però finito qui: «Ne abbiamo anche 5 in Germania, a Brema, sempre per un tirocinio con il progetto Leonardo: dovevano tornare ieri, riusciremo – forse – a farli tornare in treno. Ma quando non si sa».

Ancora più pazzesca l’avventura dei 5 stagisti bloccati dal vulcano in Olanda: «Erano in 5. Per arrivare dall’ Olanda hanno dovuto prendere 12 treni. Alla fine sono arrivati ieri a Chiasso, all’una e mezza di notte: i genitori li hanno prelevati lì, per evitar loro delle ulteriori coincidenze».

Visti questi racconti, quasi quasi i 14 che stavano per partire per Barcellona possono considerarsi fortunati: «Dovevano partire sabato, per un convegno internazionale sul dialogo culturale. Ma sono ancora qui: non sono proprio riusciti a partire».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2010
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