La Mc-Carnaghi travolge Jesi e vola in finale di Coppa
Vendicata la sconfitta di campionato con un 3-0 senza storia: muro e difesa protagonisti. Domenica alle 16 la finale contro Bergamo, che ha eliminato Pesaro
Una finale stellare aspetta la Mc-Carnaghi. Villa Cortese e Bergamo si confermano i due top team di questo finale di stagione nelle semifinali di SEAT Coppa Italia, e con due prestazioni perfette annientano rispettivamente Pesaro e Jesi: si ritroveranno domani alle 16 in un derby lombardo di altissimo livello che può essere un anticipo della semifinale-scudetto, ma anche una grandissima occasione per le biancoblu che possono mirare al loro primo trofeo.
La partita tra Villa e Jesi di fatto dura soltanto un set, finché la Monte Schiavo regge in ricezione e riesce a contenere il numero degli errori. Poi in campo resta solo una Mc-Carnaghi di incredibile intensità in difesa e a muro (ben 7 di Anzanello), lucidissima in distribuzione con Berg ed efficace quando serve in attacco, con pochissimi errori. A fine partita grande festa per i moltissimi tifosi biancoblu accorsi a Rimini, che forse per numero e sicuramente per… rumore hanno superato tutti i supporter rivali: ma l’emozione più grande deve ancora arrivare.
LA PARTITA – Inizio scoppiettante con entrambe le squadre, in formazione titolare, molto reattive a muro e in difesa. Ai primi due errori di Jesi (Rinieri e Sokolova) Villa scappa via e incrementa il vantaggio fino al 10-5 costringendo Nesic al time out. La Monte Schiavo reagisce con Rinieri e Negrini, ma Anzanello è implacabile (13-8) e poi arriva un capolavoro di Aguero per il 15-10. La Mc-Carnaghi difende l’impossibile, Durisic mette giù il 17-11 e Secolo si inventa anche il pallonetto vincente del 20-13. Malgrado due fast vincenti di Bown, il primo set finisce 25-18 – chiusura di Aguero – con poche colpe di Jesi e moltissimi meriti di Villa: solo 3 errori, 4 muri e un ottimo 89% in ricezione. Nel secondo parziale le biancoblu continuano a prendere di mira Sokolova in ricezione e infilano due ace, con Cruz e Aguero: è 8-5. Le marchigiane restano incollate con Rinieri e Negrini (10-9) e pareggiano i conti a quota 13 grazie a una "doppia" di Berg. L’equilibrio però dura pochissimo, perché sul servizio della stessa americana la Mc-Carnaghi si riporta avanti 16-13. Secolo, Aguero e Cruz firmano un altro break per il 19-14, Durisic mura Negrini (22-17) e l’errore in battuta di Bown chiude sul 25-20 il secondo set, di livello decisamente più basso del primo dato che i 9 errori e le basse percentuali in attacco di Jesi (Negrini ferma al 15%) non mettono troppo in apprensione le cortesine.
Nesic prova a salvare la partita proponendo dall’inizio Cerioni in palleggio al posto di Dall’Igna, ma la mossa non sembra funzionare, anche perché sul servizio di Aguero salta nuovamente la ricezione e Villa Cortese vola avanti 5-2. La fast di Bown (8-6) resta l’arma più pericolosa di Jesi e un errore di Cruz consente alle marchigiane di risalire fino a 10-9, ma la portoricana si fa subito perdonare con due punti di fila che tengono Villa a distanza di sicurezza; poi è Secolo a piazzare un altro break per il 16-12. Due ace consecutivi di Durisic (20-13) scrivono la parola fine sulla partita; è questione di pochi minuti perché un errore di Sokolova regali alla Mc-Carnaghi la prima finale nazionale della sua storia.

Nesic prova a salvare la partita proponendo dall’inizio Cerioni in palleggio al posto di Dall’Igna, ma la mossa non sembra funzionare, anche perché sul servizio di Aguero salta nuovamente la ricezione e Villa Cortese vola avanti 5-2. La fast di Bown (8-6) resta l’arma più pericolosa di Jesi e un errore di Cruz consente alle marchigiane di risalire fino a 10-9, ma la portoricana si fa subito perdonare con due punti di fila che tengono Villa a distanza di sicurezza; poi è Secolo a piazzare un altro break per il 16-12. Due ace consecutivi di Durisic (20-13) scrivono la parola fine sulla partita; è questione di pochi minuti perché un errore di Sokolova regali alla Mc-Carnaghi la prima finale nazionale della sua storia.
LE INTERVISTE – Una Tai Aguero (foto) particolarmente brillante non ha dubbi di sorta sulla finalissima con Bergamo: "Non basterà giocare così per batterle. Domani ci vorrà tanta testa, tanta voglia di vincere. Bisognerà essere lucide, sbagliare poco, stare concentrate; possiamo fare molto meglio di così. Dobbiamo essere tutte gatte…" conclude con il gesto di un graffio. E quando Marcello Abbondanza prova a rispondere sulle armi da utilizzare contro la Foppa, è sempre Tai a fermarlo: "Non possiamo certo anticipare le mosse a voi! Dico solo che dovremo murare, difendere e giocare molto forte". Sulle avversarie il coach si esprime così: "Abbiamo i due migliori palleggiatori del campionato, con caratteristiche molto simili, quindi il nostro gioco assomiglia molto al loro. Sono comunque più sereno rispetto alle altre finali che ho giocato, perché avere giocatrici con la mentalità vincente aiuta: il problema è che ce le ha anche Bergamo…". Abbondanza analizza poi la partita con Jesi confrontandola con quella di campionato: "Loro avevano fatto una prestazione davvero straordinaria da noi, era difficile che potessero ripeterla. Noi inoltre eravamo nel pieno di un periodo difficile dal punto di vista fisico: devo ringraziare le ragazze per aver saputo tenere ritmi così serrati". Dragan Nesic esordisce con i complimenti a Villa Cortese: "Grande partita di tutta la squadra e in particolare di Berg, aiutata da una ricezione splendida. Il loro muro era sempre dove doveva essere. Noi dovevamo ricevere meglio per sfruttare di più l’attacco al centro, nel terzo set ci siamo riavvicinati ma non è comunque bastato: loro sono più in forma di noi". "Sapevamo – conferma Simona Rinieri – che sarebbe stata una partita molto più dura che in campionato, poi sono saltate difesa e ricezione e non siamo riuscite a rimanere in gara, mentre loro hanno giocato benissimo".
Mc-Carnaghi Villa Cortese-Monte Schiavo Banca Marche Jesi 3-0 (25-18, 25-20, 25-21)
Villa: Anzanello 10, Nicora ne, Berg 1, Lanzini (L) ne, Pinese ne, Hasalikova, Secolo 11, Cardullo (L), Luciani ne, Aguero 14, Cruz 9, C.Bosetti ne, Durisic 8. All. Abbondanza.
Jesi: Mataloni (L) ne, Sokolova 14, Mazzoni (L), Negrini 6, Rinieri 7, Bown 7, Cerioni 1, Devetag, Calloni 5, Dall’Igna, Tirozzi 1. All. Nesic.
Arbitri: Giorgio Gnani e Omero Satanassi.
Spettatori: 3.800.
LA PRIMA SEMIFINALE – La Foppapedretti Bergamo è la prima finalista di SEAT Coppa Italia. La squadra di Micelli ha travolto le campionesse in carica della Scavolini Pesaro con un secco 3-0: una vera e propria prova di forza quelle delle bergamasche, che non hanno lasciato spazio a nessuna reazione pesarese; straordinaria in particolare Piccinini che ha chiuso con 21 punti (57% in attacco su 35 palloni).
Nel primo set Bergamo si stacca sull’8-11 con un muro di Furst su un’opaca Costagrande. Pesaro corona il lungo inseguimento sul 19-19 grazie a Senna Usic, ma nel finale sale in cattedra Del Core che con un muro e due attacchi confeziona il 21-25. Nel secondo set Skowronska lancia la fuga di Pesaro (12-9) che allunga 17-12, ma Bergamo si riavvicina (18-16) e sorpassa sul 21-23, guidata da Piccinini. Chiude un errore di Guiggi per il 22-25. Ancora Piccinini porta Bergamo avanti 8-11 e poi 9-14 nel terzo set; la Foppa domina, passa addirittura 10-18 e con il 16-25 della solita Piccinini suggella la qualificazione alla finale.
Scavolini Pesaro-Foppapedretti Bergamo 0-3 (21-25, 22-25, 16-25)
PESARO: S.Usic 9, Garzaro 1, Mari ne, Wijnhoven (L), Skowronska 9, Saccomani 1, Marinkovic 2, Ferretti 1, Boscoscuro, Costagrande 13, M.Usic ne, Guiggi 7. All. Marchesi.
BERGAMO: Ortolani 2, Fanzini ne, Serena, Gujska ne, Carrara (L) ne, Furst 7, Merlo (L), L.Bosetti 3, Piccinini 21, Arrighetti 11, Lo Bianco 2, Del Core 11, Zambelli ne. All. Micelli.
Arbitri: Nico Castagna e Matteo Cipolla.
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