Preghiere notturne, la Polizia ha fatto abbassare il volume
Due interventi della questura ma nessuna denuncia. Un cittadino di fede islamica invita a un maggiore dialogo
La polizia smussa i toni della protesta di alcuni cittadini che lamentavano una preghiera con megafono ad alto volume, nella notte tra sabato e domenica. Le volanti della questura hanno effettuato due interventi, a seguito di chiamate dei cittadini, uno intorno alla mezzanotte, uno prima delle due di notte. Secondo quanto spiegato dagli agenti, sono stati contattati i responsabili della serata di preghiera nella tensostruttura e gli è stato chiesto di abbassare il volume. Dai verbali risulta che i musulmani hanno acconsentito e che dopo le 2 non vi sono stati altri interventi. La serata era in regola ed era organizzata da un gruppo di senegalesi che ogni anno si ritrova per una preghiera collettiva.
L’assessore Fabio D’Aula ha chiesto e ottenuto tutte le verifiche del caso, allo stato si sente di rassicurare i cittadini ma comunque assicura che terrà gli occhi aperti su eventuali episodi di disturbo che dovessero verificarsi in futuro.
Sulla vicenda interviene anche Giorgio Stabilini, italiano di religione musulmana, che specifica: «L’altra sera c’è stata una sovrapposizione di eventi – racconta – nella moschea di Varese c’è stato un incontro con due imam provenienti dall’Arabia Saudita che verteva sul rapporto tra occidente e Islam, e che era improntato al dialogo tra le culture. Nella tensostruttura vicino al campo da calcio, invece, un altro gruppo ha organizzato una seconda manifestazione che non è direttamente collegata con il centro culturale di via Giusti. In ogni caso – aggiunge Stabilini – vorrei spiegare che molto messaggi che ho letto tradiscono una ostlità e cattiveria verso i musulmani. Capisco che si parli di maleducazione, ma c’è il maleducato sia tra i musulmani che tra tutti gli altri. La critica tradisce spesso una non conoscenza che andrebbe superata per permetterci tutti di vivere con maggiore serenità».
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