C’è una nuova cometa nei cieli varesini
Nel corso di questi mesi, la C/2009 R1, si è lentamente avvicinata al Sole e già in queste notti inizia a rendersi visibile con grossi binocoli o con piccoli telescopi
Sembra passata un’eternità da quando la cometa Hale-Bopp si è lasciata ammirare in tutto il suo splendore nelle notti primaverili del 1997. Da quella data nessun’altro astro chiomato è stato più visibile ad occhio nudo in quel modo: difficile infatti dimenticare le sue due code, una bianca ed una blu, che da Varese si stagliavano proprio sopra il Campo Dei Fiori, sulla cui vetta sorge la Cittadella di Scienze della Natura voluta dal Prof. Furia.
Il 2010 sembra non fare eccezione, e finora non è prevista nessuna cometa visibile ad occhio nudo; dobbiamo quindi accontentarci, ogni tanto, di qualche cometa visibile con il binocolo.
Una di queste è la C/2009 R1, scoperta dall’astronomo australiano Robert McNaught il 9 settembre 2009 come un debole puntino di diciassettesima magnitudine, migliaia di volte più debole delle più piccole stelle visibili ad occhio nudo. Nel corso di tutti questi mesi, la cometa si è lentamente avvicinata al Sole, e già in queste notti inizia a rendersi visibile, ma solo con grossi binocoli o con piccoli telescopi.
L’immagine a fianco è stata ripresa da Andrea Aletti e dallo scrivente nella tarda notte del 25 maggio scorso, con un rifrattore apocromatico Pentax da 75mm di diametro accoppiato ad una moderna camera CCD presso l’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori – Varese. Nell’immagine, il cui tempo di esposizione è di 22 minuti, si nota molto bene il brillante nucleo e la coda di ioni, o gas, lunga circa un grado, cioè due volte il diametro apparente della Luna piena.
Tra poco più di un mese, il 2 luglio per la precisione, la cometa passerà nel punto della sua orbita più vicino al Sole, divenendo un facile oggetto anche nei più modesti binocoli, a patto tuttavia di compiere una “levataccia”. La cometa sarà infatti visibile, anche durante il mese di giugno, a nord-est un’oretta prima del sorgere del Sole, verso le ore 3.30.
Come di consueto, per osservarla al meglio occorrerà spostarsi dalle città verso luoghi più bui e lontani dall’inquinamento luminoso, che sta di fatto nascondendo le bellezze del cielo agli occhi di tutti.
L’osservazione di questa specifica cometa rientra in progetto più ampio, volto all’osservazione di tutte le comete visibili ogni anno e agli asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta, che ha portato solo dall’inizio di quest’anno all’osservazione di 90 comete e oltre 260 asteroidi da parte del nostro Osservatorio, tra i vertici mondiali per questo genere di monitoraggio.
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