La classe batte il fango: vince Evans, Vinokourov in rosa

Tappa da tregenda sullo sterrato di Montalcino battuto dal diluvio. L'australiano batte Cunego e il kazako all'arrivo, Garzelli tra i migliori, Nibali e Basso cadono e perdono circa 2'. Domenica c'è il Terminillo

La classe non è acqua, tanto meno fango. E così, in una tappa incredibile, il Giro d’Italia consegna un arrivo regale sul traguardo di Montalcino: coperti di palta arrivano nell’ordine il campione del mondo Cadel Evans, il principino Damiano Cunego e il tremendo Alexandre Vinokourov che torna a indossare la maglia rosa cui deve dire addio Vincenzo Nibali.
Ma le storie che si incrociano in questa giornata tutta toscana sono decine: ci sono Pinotti e lo spagnolo Arroyo che sono gli unici a tenere testa ai tre marziani, c’è un ottimo Stefano Garzelli che perde terreno solo nel finale (paga 27”) per eccesso di generosità, c’è un Michele Scarponi battuto ma non sconfitto. In quest’ultima categoria, quelli che hanno perso, ci finisce invece l’intera Liquigas, perché con Nibali perde oltre 2’ anche Ivan Basso.
Dopo i sorrisi di Cuneo i verdeblu pagano una giornataccia che diventa tale quando Nibali e Basso finiscono per terra insieme a Scarponi e ai compagni Agnoli e Vanotti: da lì sarà bagarre ma il siciliano e lo stesso Ivan restano fuori dai giochi e sono costretti a inseguire sui due tremendi tratti sterrati (il secondo è da paura, anche per via della salita dura). C’è chi fa peggio, tra gli uomini di classifica: è lo spagnolo Carlos Sastre che va alla deriva e almeno per adesso esce dal novero dei favoriti per la maglia rosa: ora gli servirebbe un miracolo.
Davanti vanno come dei matti, nonostante le “strade bianche” della campagna senese diventino marroni e allagate: che Vinokourov sia in forma lo dimostrano le sue azioni, visto che il kazako è tra gli animatori della fuga a cinque che ha già Garzelli tra i protagonisti. Il gruppone si ricompatta, facendo così capire chi c’è (Cunego, Evans) e chi manca (Basso, rimasto con Nibali). Il capitano della Lampre ci prova una prima volta, poi tocca ancora a Vinokourov e Evans che fanno le prove per il gran finale, mentre i Liquigas perdono anche Agnoli, ultimo gregario per Nibali e Basso. A 9 chilometri dalla fine nuovo attacco di Vino e del campione del mondo che mette a frutto il suo ottimo passato in mountain bike: l’azione decisiva nasce su un tratto di discesa in cui Garzelli non riesce ad accodarsi a chi tira il gruppetto. Restano così in cinque ma Arroyo e Pinotti sono vittime sacrificali; Evans resta davanti ma l’ultimo tratto è in salita, così Cunego non può sfoderare la sua ottima volata e si deve accontentare di rimanere tra l’australiano e il kazako.
Dietro Nibali tira più di Basso e a poco servono i sorpassi che i due effettuano negli ultimi chilometri: all’arrivo pagano rispettivamente 2’ e 2’06” dopo che anche Scarponi è riuscito a staccarli.
Ora la situazione di classifica è rivoluzionata rispetto a Carrara. La rosa è nelle mani dell’Astana che però ha perso un uomo importante come Tiralongo; la Liquigas tiene due uomini nelle parti alte, cercheranno subito il riscatto ma dovranno fare i conti con gli equilibri interni e con la pericolosità dei rivali che non lasceranno tanto spazio ai verdeblu.
Le prime risposte arriveranno già domenica pomeriggio, in cima al Terminillo: lassù Stefano Garzelli conquistò una gran vittoria nel 2003 davanti a Simoni. Il varesino ci sarà, ma qui gli stranieri appaiono davvero affamati: non ci resta che aspettare.

Giro d’Italia – 7a tappa
Carrara – Montalcino
(220 km)
Ordine d’arrivo: 1) Cadel EVANS (Aus – Bmc); 2) Damiano Cunego (Ita – Lampre) a 2"; 3) Alexandre Vinokourov (Kaz – Astana) st; 4) Pinotti a 6"; 5) Arroyo 12"; 6) GARZELLI a 27"; 8) Scarponi a 1’01"; 17) Nibali a 2’00"; 18 BASSO a 2’05".
Classifica generale: 1) Alexandre VINOKOUROV; 2) Cadel Evans a 1’12"; 3) David Millar a 1’29"; 4) Karpets a 1’30"; 5) Nibali a 1’31"; 8) BASSO a 1’51"; 11) GARZELLI a 2’47"; 12) Cunego a 3’08"; 13) Scarponi a 3’09"; 24) Sastre a 7’06".

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Pubblicato il 15 Maggio 2010
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