La riscossa dei truffati dalle vacanze a punti parte da Varese

La prima denuncia contro il sistema di una società che rottama le multiproprietà in cambio di punti viene dalla Valle Olona per arrivare a 139 casi ad oggi. La storia di Paolo al quale una società ha truffato oltre 20 mila euro

viaggi vacanza a punti truffaAveva acquistato una multiproprietà negli anni in cui molti avevano fatto la stessa cosa. Il sogno della casa di vacanza al mare o in montagna che si avvera anche per l’operaio che non avrebbe mai potuto permettersela. Così Paolo (il nome è di fantasia), all’inizio degli anni ’90 dalla Valle Olona aveva fatto come molti suoi colleghi. L’acquisto, come un pezzetto di sogno, in Trentino, tra le Alpi e gli impianti sciistici, con i figli piccoli e una certa passione per la montagna. Credeva di aver fatto un buon affare: «Investii in quella multiproprietà circa 18 milioni – racconta – e grazie al sistema internazionale di scambio delle multiproprietà ho sempre potuto fare vacanze diverse ogni anno. Poi i figli sono cresciuti e la multiproprietà l’ho usata sempre di meno, per questo ho deciso di venderla».

Il mercato delle multiproprietà, negli anni, è andato scemando e liberarsi di quell’acquisto non è impresa facile oggi. Chi ha una multiproprietà o se la tiene oppure finisce in mano a società che nascono e muoiono nel giro di pochi anni, si nascondono spesso dietro fiduciarie e propongono l’infernale sistema delle vacanze a punti, proprio com’è successo a Paolo con la Genesis Vacation Club: «Usano marchi importanti come quello di Confindustria, il Milan, la Juventus o volti noti come quello di Gerry Scotti che ha girato uno spot per loro – racconta – ti convincono a cedere la tua multiproprietà in cambio di punti-vacanza da spendere ogni anno per dieci anni facendoti credere che puoi andare in tutto il mondo, poi ti dicono che i punti non bastano e te ne fanno acquistare altri perchè quelli ottenuti con la permuta della multiproprietà non bastano. In cambio di un terzo dei punti che avevo ottenuto dalla permuta mi hanno chiesto 18 mila euro. Ho creduto che fosse un buon sistema comunque, dato che per dieci anni avrei potuto, secondo i loro calcoli, farmi 10 anni di vacanze gratis».

Purtroppo non è stato così. Dopo aver ceduto la sua multiproprietà e aver pagato altri 18 mila euro, ci racconta che gli è stato richiesto il pagamento di una quota associativa annuale di 295 euro all’anno. La sorpresa è stata quella di scoprire che il catalogo, arrivato a casa dopo alcuni mesi, non conteneva tutte quelle strepitose offerte che venivano decantate dai venditori della Genesis e, dunque, il nostro poteva al massimo farsi qualche viaggetto prenotandolo con quasi un anno di anticipo: «Anche per i viaggi aerei avrei potuto utilizzare i punti solo per 2/3 tratte – racconta ancora Paolo – insomma mi sono trovato dentro un sistema assurdo che mi ha spillato migliaia di euro senza farmi godere nessuna vacanza».

Ora Paolo si è rivolto ad un legale di Gallarate, Giorgio Ferrari, che sta seguendo il suo caso e sta cercando di riunire tutti coloro che hanno accettato questa proposta o altre analoghe e si sono ritrovati in questo girone dantesco: «Siamo arrivati a 139 casi per un raggiro di circa 2,5 milioni di euro ma sono molti di più quelli che non hanno ancora denunciato o hanno scelto altre vie – racconta il legale – queste società, tra le quali Genesis Vacation Club, fanno firmare dei contratti molto particolareggiati e hanno saputo lavorare nelle pieghe della legge in maniera molto furba. Ad esempio ti danno la possibilità di recedere entro dieci giorni lavorativi ma il catalogo con le mete da scegliere e la documentazione legale del Club ti arriva solo dopo qualche mese e quando scopri il raggiro è troppo tardi». Ma Ferrari non si fa intimorire e ha addirittura fondato un sito che si chiama multiproprietatimesharing.com nel quale raccoglie denunce, segnalazoni e offre informazioni sulle società e sui possibili rischi nell’affidarsi a questo tipo di persone e/o di società. Il prossimo 8 maggio terrà anche un incontro con tutti i clienti interessati dalla questione multiproprietà – time sharing all’Art Hotel Mirò di Calenzano (Fi) per fare il punto della situazione e decidere le azioni da intraprendere in futuro. Sul sistema delle vacanze a punti è stato aperto un fascicolo presso la Procura di Milano

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Pubblicato il 04 Maggio 2010
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