Messa in sicurezza dell’Olona, i lavori dalla prossima settimana
Lo annuncia l'assessore Belotti: si investiranno circa 250.000 euro per rimediare ai danni della recente piena del fiume
Inizieranno già la prossima settimana i lavori per la messa in sicurezza dell’Olona a Rho. Lo annuncia
l’assessore al Territorio della Regione Lombardia, Daniele Belotti. Si tratta di un’intervento urgente dopo i dissesti provocati alla sponda sinistra e al rilevato arginale dagli eventi alluvionali del 13-14 maggio. Il costo previsto è di 250.000 euro.
"Questo intervento – dichiara Belotti – insieme a quello messo in atto sul torrente Bozzente in questi giorni, rappresenta l’ulteriore conferma della volontà della Regione di mettere in sicurezza in modo definitivo l’area a rischio di esondazione nel Comune di Rho". "La nostra volontà – continua l’assessore – è di coordinare e sfruttare al meglio le sinergie di enti locali, strutture regionali ed Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), agenzia, quest’ultima, alla quale si deve questo importante intervento sull’Olona".
Il fiume Olona, nel Comune di Rho, fiancheggia la via Pregnana per un tratto lungo circa 500 metri ed è attraversato da un ponte comunale. A monte di questo ponte, il corso d’acqua incontra una vecchia opera idraulica trasversale che serviva per attivare un mulino del 1700, oggi completamente ristrutturato e adibito ad abitazione. A valle di questa traversa, invece, il fiume si sviluppa con una "S" che obbliga le acque prima verso la sponda destra e poi verso quella sinistra. La prima, in seguito a dei dissesti, è stata oggetto di un intervento strutturale a protezione già 5 anni fa. Ora, gli ultimi eventi
alluvionali hanno gravemente danneggiato la sponda sinistra. Oltre ad un’ampia erosione di quest’ultima, si è verificato anche un abbassamento del rilevato arginale di quasi un metro e mezzo. In caso di sfondamento del rilevato, attualmente di solo 1 metro di spessore, le acque in piena dell’Olona rischierebbero di divagare verso il terreno a valle, un’area fortemente urbanizzata ed interessata dalla presenza di depositi di idrocarburi di rilevanza nazionale, tra i quali quello dell’ENI a rischio di incidente rilevante.
Si è deciso dunque per un intervento urgente di messa in sicurezza della sponda, mediante la realizzazione di un’opera di difesa in massi e la ricostruzione del rilevato arginale in tutto il suo spessore originario.
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