Scajola sotto accusa, si fanno già i nomi dei sostituti

Si fa sempre più pesante la situazione del ministro Claudio Scajola di ritorno dalla Tunisia. Su di lui piovono ogni giorno nuove accuse filtrate dall’inchiesta dei pubblici ministeri di Perugia sul sistema di affari, appalti e favori della “cricca”, già sotto indagine per gli appalti della Protezione Civile.
Secondo le indagini dei pm perugini, fondi appartenenti al costruttore Diego Anemone furono utilizzati per contribuire all’acquisto di case poi intestate a Scajola, la casa di fronte al Colosseo, e al generale della guardia di finanza Francesco Pittorru. A confermare l’accaduto ci sono 4 testimonianze che inchiodano il ministro alle sue responsabilità.
Scajola, dopo aver negato ogni accusa nei giorni scorsi e aver ricevuto la fiducia del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ha annunciato che andrà a riferire direttamente ai magistrati il 14 maggio.
Un tempo molto lungo, considerato il fatto che ormai quotidianamente dai giornali trapelano informazioni sempre più compromettenti per un ministro che, nei fatti, si avvia a gestire la partita del nucleare in Italia. Oggi anche i giornali tradizionalmente vicini al centrodestra chiedono conto al ministro di alcuni chiarimenti.
E non a caso anche ai vertici del Governo si rincorrono le voci di una possibile sostituzione del ministro, la sua posizione potrebbe compromettere l’intera maggioranza.