Il mondo è nel pallone / Vol. 3

La febbre mondiale sale e dopo la prima puntata con testimonianze da Francia, Usa, Sudafrica e Brasile, la seconda con le voci da Spagna, Giappone e Inghilterra, ecco altre due voci di lettori varesini sparsi per il mondo: tocca ancora alla Spagna, questa volta direttamente dalla capitale Madrid, e all’Algeria, nazione africana che si avvicina al campionato del mondo con grande entusiasmo.

 

QUI ALGERIA (di Francesco Formentini) – La qualificazione algerina al mondiale di calcio è stata festeggiata più della vittoria italiana di Germania 2006. Le immagini della nazionale algerina fanno da desktop praticamente su ogni PC tra i miei colleghi africani. Il pre-partita della nazionale può fermare le attività lavorative tanto la tensione è palpabile nell’aria calda del deserto, e i festeggiamenti possono indurre i datori di lavoro a concedere un giorno di vacanza per la vittoria. Gli algerini sono pazzi di calcio, ma soprattutto della loro nazionale. Osservarli mentre guardano una partita, le ultime volte per qualificazione mondiale e per la coppa d’Africa con maxischermo sul “sabbione”, non ha prezzo. L’esultanza per la squadra a volte spaventa, ma insegna quanto si può amare e soffrire con la squadra che porta nel mondo i colori di una nazione difficile da scoprire e quindi da comprendere. Per dirla a modo loro… “One two three… Vive l’Algerie!”.

 

QUI SPAGNA (di Francesco Basso da Madrid) – “ Hoy empieza el campeonato mundial de futbol!” Questa settimana sono stato in viaggio per lavoro ad Alicante, Valencia e Barcellona. Il filo conduttore della “turnè” di questa settimana è stato l’imminente inizio del campionato del mondo di calcio. In Spagna si vive il “futbol” molto intensamente e quest’anno dopo una Liga emozionante e combattutissima fino all’ultima giornata ci troviamo alle porte di un grande evento. Radio e televisione ne parlano di continuo, attualmente la “roja” é composta probabilmente dai migliori giocatori del mondo, basti pensare alla spina dorsale del Barça stellare, Puyol, Piquè, Busquet, XaviIniesta (non é un errore, sono una cosa sola), Villa, Torres, Fabregas….imbattibili. In questi giorni ad ogni visita che ho fatto la prima domanda era “Italiano? Ah y ahora vamos a ver con el mundial, España va a ganar seguro!!” Il difetto che ho sempre trovato negli spagnoli quando si parla di calcio (soprattutto a Madrid e soprattutto con i madridisti) é che tendono ad essere spavaldi e alla supponenza nei confronti degli avversari….non vedono rivali all’altezza! E qua casca l’asino….forse la Spagna é la migliore squadra e c’é da dire che é un grandissimo gruppo, peró non sempre il mondiale lo vince la squadra favorita, e spesso questa squadra ha dimostrato di soffrire contro certi avversari (vedi Italia all’Europeo)… non vorrei si prendessero una brutta delusione….L’altra sera a Valencia ho visto uno speciale sulla storia della “Selección”…una storia fatta di grandissime delusioni (anche in momenti in cui avevano squadre fortissime) e di pochi successi….guardandolo ho pensato che sarebbe bello vederli vincere, sarebbe una grandissima festa…..come quella che abbiamo vissuto tutti noi 4 anni fa….ma da italiano la voglio ripetere per me e il mio paese e quindi dico solo….. FORZA AZZURRI!