Parte la campagna di prevenzione per l’aneurisma aortico

Verrà presentata il prossimo 18 giugno, la campagna nazionale per prevenire la rottura dell'aneurisma, una patologia che provoca la morte di 6000 persone ogni anno

Parte il Progetto di Prevenzione per l’Aneurisma Aortico Addominale, promosso dalla SICVE – Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare e dall’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione. Ogni anno in Italia 6.000 persone muoiono per la rottura di un aneurisma dell’aorta addominale, una dilatazione localizzata permanente dell’arteria che colpisce oltre 700.000 persone in Europa (84.000 in Italia) con circa 220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno (27.000 nel nostro Paese). L’incidenza è stimata tra il 4% e l’8% negli uomini e tra lo 0,5% e l’1% nelle donne con più di 60 anni. L’appartenenza al sesso maschile costituisce, infatti, uno dei fattori di rischio, oltre al fumo, all’invecchiamento o a malattie come l’aterosclerosi, la broncopneumopatia cronica ostruttiva ed alcune malattie infettive. Questi dati, unitamente al continuo allungamento della vita media, prefigurano per il prossimo futuro una vera e propria “emergenza vascolare”. 
 
La patologia, silente, nell’85% dei casi si manifesta con una complicanza: la rottura o l’embolizzazione periferica. Quando si interviene in emergenza un paziente su due muore. Ma il rischio si riduce al 3% quando il chirurgo vascolare può programmare l’intervento.
Nei giorni scorsi, è stato presentato in Senato della Repubblica il Progetto “Un minuto che vale una vita” per la Prevenzione dell’Aneurisma Aortico Addominale, promosso dalla SICVE – Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare e dall’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione, con il Patrocinio del Senato della Repubblica e del Ministero della Salute. 
«La rottura di un aneurisma dell’aorta addominale è un evento serio e spesso mortale – ha dichiarato il senatore Antonio Tomassini, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato e dell’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione – ma, prima di questo evento, può essere trattato con successo e bassissima mortalità, dall’1 al 4% a seconda dei fattori di rischio dei pazienti. Oltre alla via chirurgica classica, intervento con laparatomia detto “a cielo aperto” o “open” esiste la via endovascolare, particolarmente adatta per pazienti anziani o in cattive condizioni generali e cardiologiche». 
«”Un minuto che vale una vita” è un programma di sensibilizzazione – ha affermato Maurizio Puttini, Presidente SICVE – che offre la possibilità alla popolazione italiana maschile tra i 65 e gli 80 anni (fascia di età in cui si riscontra la maggior incidenza della patologia) di effettuare visite specialistiche gratuite, durante le quali verrà effettuato un esame ecografico addominale per valutare il diametro dell’aorta addominale ed individuare l’eventuale presenza di un aneurisma». 
«La prevenzione – dichiara il senatore Daniele Bosone, Vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato – è un aspetto fondamentale della medicina moderna che va promosso e incentivato in un sistema sanitario che si prenda cura non solo della malattia in sé ma della persona, anche quando è in apparente buona salute».
Il programma «Un minuto che vale una vita» coinvolgerà, per questa 1^ edizione, 24 centri in 16 Regioni italiane. In Lombardia controlli saranno attuati a Varese, Lodi e Busto Arsizio
«La popolazione maschile in target a partire dalla fine di marzo 2010 riceverà una lettera d’invito con un appuntamento prefissato presso il centro specialistico individuato nella propria città per sottoporsi gratuitamente all’esame ecografico (un’indagine rapida e non invasiva) ed essere inseriti nel percorso di monitoraggio – spiega Flavio Peinetti, Segretario della SICVE – Ai pazienti che non presenteranno alcuna dilatazione dell’aorta saranno consigliati controlli a lungo termine. Quelli che mostreranno un diametro superiore ai 3 cm saranno avviati a un percorso di follow-up molto stretto. I casi che manifestassero una dilatazione superiore ai 5 cm diventeranno, invece di interesse chirurgico. Per questo motivo SICVE intende prolungare l’osservazione dei pazienti che si presenteranno per effettuare lo screening almeno per 5 anni.”
A Varese, il progetto verrà presentato venerdì 18 giugno al Teatro Rivoli tra le ore 10.00 e le 12.30. Saranno presenti i senatori Tomassini e Rizzi e il Prof. Castelli primario di chirurgia vascolare all’ospedale di Circolo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Giugno 2010
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