Agricoltori in protesta a Cremona
Un delegazione in partenza anche da Varese. «Sì alla manovra economica, ma un deciso no ai tagli all’agricoltura»
Sono partiti nel pomeriggio in pullman per Cremona. Gli agricoltori varesini si uniranno agli agricoltori di tutta l’alta Italia, alle ore 20,30, per manifestare e per protestare contro alcune decisioni del Governo che riguardano: la cancellazione della norma sulle quote latte, la stabilizzazione degli sgravi contributivi, i certificati verdi e il gasolio agricolo. «Chi manifesterà – ha detto Francesco Bettoni, Presidente di Confagricoltura Lombardia, – è solo una piccola rappresentanza di coloro che chiedono risposte precise. Il nostro settore rappresenta il 15,7 per cento del Pil e ha mostrato una tenuta significativa dell’occupazione. Esigiamo la stessa dignità che viene riconosciuta a tutte le imprese e ribadiamo la richiesta che le leggi nazionali e le normative europee vengano rispettate da tutti. Basta con l’abitudine scandalosa di far pagare ai cittadini le multe che un’esigua minoranza si rifiuta di pagare!" A proposito di quote latte la posizione era già stata ribadita dal Presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, che ha sottolineato quanto Confagricoltura ritenga confortante la posizione dell’Unione europea contraria all’emendamento. «È singolare – ha detto – che la necessità della manovra sia giustificata dalle indicazioni della commissione Ue e che, al contrario, queste non siano tenute in alcun conto quando si tratta di quote latte».
Francesco Bettoni ha poi ribadito: «Sì alla manovra economica, che riteniamo complessivamente necessaria, ma un deciso ‘no’ ai tagli all’agricoltura: le nostre aziende non chiedono aiuti a pioggia ma più semplicemente, una politica economica capace di coniugare il contenimento del deficit con misure per lo sviluppo».
Pasquale Gervasini Presidente di Confagricotura Varese che accompagnerà gli agricoltori varesini alla manifestazione di Cremona, ha dichiarato che «la protesta è assolutamente necessaria per far capire al mondo politico e al Governo lo stato di crisi dell’agricoltura. In particolare – ha continuato Gervasini – in provincia di Varese e in tutta l’area prealpina, la preoccupazione degli imprenditori agricoli è forte per il silenzio che regna sulla contribuzione agricola nelle zona montane e svantaggiate che , in caso di mancata proroga o di una norma specifica favorevole, costringerebbe molte aziende agricole a cessare l’attività, così, come potrebbe accadere, per l’esclusione del gasolio agevolato per il riscaldamento delle serre. Infine – ha concluso Gervasini – continua la rabbia degli allevatori per il tentativo del Governo di rinviare il pagamento delle multe per le quote latte da parte di chi non ha rispettato le regole che, invece, la stragrande maggioranza degli allevatori ha rispettato».
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