Gli italiani giocano poco

Secondo il rapporto "Videogamers in Europe" il nostro è il paese con il tasso di videogiocatori più basso

Gli italiani giocano di più ai videogiochi rispetto al passato, ma rimangono uno dei popoli europei meno… ludici in assoluto. Lo dice lo studio "Videogamers in Europe 2010", realizzato dalla società di ricerca Game Vision per conto di ISFE Interactive Software Federation of Europe.

Nel nostro paese il 17% degli adulti ha giocato ai videogiochi negli ultimi 6 mesi contro una media europea del 25,4%. Mentre la vicina Francia detiene il primato del 38%, l’Italia risulta essere uno dei paesi europei dove si gioca di meno tra le generazioni adulte. Se questo è vero per gli uomini, lo è ancora di più per le donne. In Italia giocano 1 uomo su 4 (24%) e 1 donna su 10 (11%), mentre in Europa questa percentuale sale in media ad 1 uomo su 3 (31%) e a 1 donna su 5 (20%).

Italiani, popolo di "videogiocatori fedeli". Lo studio identifica cinque diversi profili di videogiocatori sulla base del numero di ore dedicate al gioco e di videogiochi acquistati negli ultimi tre mesi: si va dal "videogiocatore appassionato" che gioca un’ora o più al giorno ed ha comprato almeno 3 videogiochi nell’ultimo periodo al "videogiocatore ad intermittenza" che non dedica un tempo regolare al videogioco in settimana, ma ha avuto qualche esperienza negli ultimi 6 mesi. L’Italia appare in linea con l’Europa quanto al numero di "videogiocatori appassionati" (7%), che appartengono soprattutto alla fascia di età tra i 25 e i 29 anni (13% di questo gruppo di età). La particolarità del nostro paese sta più che altro nel fatto di contare una delle percentuali più elevate in Europa di "videogiocatori fedeli" (19%), utenti che spendono il loro tempo a giocare, ma comprano pochi videogiochi. Questo dato può essere il riflesso di un minor budget a disposizione per l’acquisto e dell’impatto della pirateria.

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Pubblicato il 02 Luglio 2010
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