Unioncamere: “aumentano le prenotazioni per agosto in montagna”
Le strutture ricettive si apprestano a vedere occupate almeno il 56,9% delle camere, l’1,4% in più del 2009. IL presidente: "Il turismo può avere grandi ricadute positive"
Fontina, canederli, pizzoccheri, polenta taragna meritano quasi 8 e mezzo secondo i turisti appassionati di montagna. Che resteranno fedeli a questa passione per paesaggi, escursioni, buon cibo e buon vino anche quest’anno, visto che le strutture ricettive si apprestano a vedere occupate almeno il 56,9% delle camere, l’1,4% in più del 2009. Sono questi i dati che comunica Unioncamere per il turismo montano in Italia.
Un’occasione unica per i territori montani italiani, di promuovere anche le loro prelibatezze: sempre secondo l’analisi di Unioncamere quasi un quarto degli appassionati di montagna, infatti, acquistale produzioni gastronomiche ed enologiche del territorio durante il soggiorno, rendendosi disponibili a spendere in media oltre 9 euro al giorno pro-capite.
Nasce da questa consapevolezza l’invito rivolto alle istituzioni locali dal Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, a proseguire sulla strada della promozione della qualità e tipicità delle produzioni locali, per sostenere e diffondere ancora di più tra coloro che si recano in vacanza nelle valli alpine l’immagine di un’Italia “buona” per il palato oltre che per la vista.
«Il turismo può avere grandi ricadute positive sull’economia dei territori e sui diversi settori economici – sottolinea Dardanello – Camere di commercio e istituzioni locali devono allora insistere su una programmazione di interventi, anche promozionali, affinché la visita nei tanti luoghi bellissimi che l’Italia ha la fortuna di avere diventi per il turista un’esperienza unica, fatta di sapori e di espressioni della nostra cultura, e non un ‘mordi e fuggi’ consumistico. Comprare i prodotti delle valli italiane è un modo per tutelarle e consentire la sopravvivenza dei tanti paesi che le caratterizzano”. Già da alcuni anni nel cuneese è stata lanciata la campagna “compro in valle e il mio paese vivrà” che potrebbe presto divenire una campagna a carattere nazionale.
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