Ancora silenzi in casa Pro Patria

Facce buie tra i dirigenti e nessuna novità dalla famiglia Tesoro mentre già si ipotizza la possibile messa in vendita della società. Dopo la partita con la Canavese si saprà il destino dei biancoblù

In casa Pro Patria regna il silenzio. Non parla Savino Tesoro, almeno ufficialmente, non parla la dirigenza a partire dal direttore sportivo Carlo Regalia fino al presidente onorario Armiraglio: «Forse sapremo qualcosa dopo domenica», ci dicono ma altro non trapela. Intanto la squadra ha affrontato l’amichevole col Desio con un po’ di preoccupazioni in più e Matteo Serafini non le nasconde: «Serve serenità a noi giocatori e adesso non sembra che ce ne sia molta. Venerdì il presidente ci aveva detto che era tutto a posto, di stare tranquilli e poi abbiamo visto com’è andata».

Le voci corrono veloci, però. Questa mattina alcuni quotidiani parlavano già della possibilità che Savino Tesoro possa vendere la società. Non essendoci più il figlio alla presidenza il patron non ha più molte motivazioni per rimanere nella società, della quale è completamente proprietario, e già si vocifera di imprenditori che subentrerebbero ai Tesoro, forse lo stesso imprenditore che, qualche settimana prima dell’arrivo degli attuali proprietari, sembrava sul punto di subentrare.

Sul forum dei tifosi di Bustocco.it regna l’incertezza (e l’amarezza) sul futuro della società e tra ipotesi più o meno realizzabili il punto fermo resta la partita di domenica con la Canavese: «Noi – dicono dal forum – ci saremo. Ora ci aspettiamo che la proprietà non deluda del tutto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2010
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