Il sindaco Damiani punta ai tempi supplementari

Dieci consiglieri contro dieci consiglieri. Il primo cittadino prende tempo ma la partita politica è bloccata in attesa della prossima convocazione del consiglio comunale

consiglio comunale malnateDieci contro dieci. La politica di questi tempi  a Malnate è come un campo di calcio. Maggioranza e opposizione fanno pari e patta. Ma la politica non è il calcio e il pareggio non è contemplato. Per amministrare bisogna prendere decisioni e per prendere decisioni occorre che ci sia una maggioranza. Insomma, occorre che qualcuno vinca, altrimenti è la paralisi.  
Il sindaco Sandro Damiani è il capitano di una squadra che  in questo momento non puo’ vincere, ma al massimo puo’ pareggiare. Una situazione che non puo’protrarsi per molto tempo. La squadra avversaria, ovvero l’opposizione che non è più tale in quanto ha gli stessi numeri della maggioranza, è in attesa dell’autogol del sindaco. «È una brutta situazione – dice Eugenio Paganini, capitano dell’opposizione di centrosinistra – perché Damiani sta cercando di guadagnare tempo, ma c’è la scadenza della votazione degli equilibri di bilancio e la convocazione va fatta entro il 30 settembre. Noi abbiamo una responsabilità nei confronti della cittadinanza e per sfiduciarlo abbiamo bisogno di una motivazione politica».
Il sindaco punta, dunque, ai tempi supplementari. In questo momento se si fosse nel periodo di campagna acquisti, il giocatore più desiderato sarebbe il consigliere di Forza Italia Michele Colasuonno, che nell’ultimo consiglio comunale si è “autoespulso”, lasciando la propria squadra in dieci. Il consigliere, in trasferta per motivi famigliari, secondo voci di spogliatoio, rientrerà a Malnate il 7 ottobre prossimo. Se in genere è difficile da comprendere sul piano dialettico, questa volta Colasuonno con il suo gesto plateale ha rivelato il vero problema tattico della maggioranza malnatese:  i consiglieri provenienti da Alleanza nazionale coprono i ruoli chiave (due assessori, vicesindaco e presidente del consiglio comunale) e di fatto potrebbero puntare alla fascia di capitano. Mentre Forza Italia (a Malnate esiste ancora), che conta come un due di picche (nel senso che sono in due consiglieri), contro questo turn over puo’ fare ben poco. Una conclusione a cui giunse a suo tempo la Lega nord che, analizzando alla moviola l’espulsione dell’assessore del Carroccio che scambiò il tricolore per carta igienica, attaccò proprio il vicesindaco Mario Barel.

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Pubblicato il 22 Settembre 2010
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