Industriali: “Sulla tracciabilità dei rifiuti lo slittamento è giusto”

Tutto esaurito, oltre 350 persone, nella sala Caproni a Malpensafiere per l’incontro organizzato dall’Unione Industriali sul nuovo Sistema di tracciabilità dei rifiuti che entrerà in vigore nel 2011

malpensafiere univa rifiutiTutto esaurito nella sala Caproni di Malpensafiere: 350 le persone che hanno partecipato ad un convegno tecnico per presentare il nuovo Sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti. Sta anche nel registro presenze dell’incontro organizzato questa mattina dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, nell’ambito del ciclo di aggiornamento gratuito per il personale delle imprese associate, “inFORMARSI”, il metro per misurare il clima di perplessità che si respira anche nel sistema produttivo varesino di fronte alle novità introdotte dal SISTRI. Acronimo dietro cui si cela una rivoluzione nella gestione dei rifiuti prodotti dalle imprese, che d’ora in avanti si baserà su un sistema informatico e sull’utilizzo di chiavette usb. Supporti che, a regime, sostituiranno completamente la classica tenuta dei registri cartacei.
Con quali tempi? È su questo versante che dal convegno sono arrivate le prime buone notizie per le imprese. Con un decreto di pochi giorni fa il ministero dell’Ambiente ha, infatti, prorogato al 1° gennaio 2011 la piena entrata in vigore del SISTRI, prevista in precedenza per il 1° novembre 2010. Il Sistema è entrato appena in funzione con la data del 1° ottobre, dando il via ad un periodo transitorio di sperimentazione, durante il quale il sistema informatico convivrà momentaneamente con le vecchie pratiche cartacee. Tre, dunque, i mesi che le imprese avranno a disposizione per prendere dimestichezza con software, chiavette USB e nuove procedure di registrazione e gestione dei rifiuti.
«La proroga – commenta il Direttore dell’Unione Industriali, Vittorio Gandini – era inevitabile ed è stata richiesta a gran voce dal Sistema Confindustriale su stessa indicazione delle associazioni industriali di vari territori, tra cui anche la nostra. Lo spiazzamento e i dubbi da parte delle imprese di fronte alla nuova normativa e il ritardo nella consegna dei dispositivi elettronici necessari per accedere al SISTRI rendevano difficilmente applicabile il nuovo sistema nei tempi inizialmente previsti. Con un elevato rischio di incorrere in pesanti sanzioni».
Tutto rimandato, dunque. Con un sospiro di sollievo da parte delle imprese emerso con chiarezza anche dall’incontro a Malpensafiere. Dubbi di carattere pratico, preoccupazioni generali sul funzionamento del sistema, casi di problematiche particolari legate all’ampia varietà di realtà e situazioni esistenti sul territorio, segnalazioni sul mancato funzionamento della chiavetta USB, in questi primi giorni di avvio della fase operativa. Ai quesiti delle imprese hanno risposto gli esperti dell’Area Ambiente dell’Unione Industriali e Paolo Pipere, responsabile Servizio Ambiente della Camera di Commercio di Milano: «Tra imprese ed enti pubblici – ha spiegato quest’ultimo rivolgendosi alla platea – sono 500mila le realtà coinvolte in Italia dalla nuova normativa», che ha un obiettivo su tutti: permettere alle autorità competenti di monitorare in ogni istante il "ciclo" dei rifiuti. Dall’azienda che li ha prodotti fino all’ultima fase del recupero e dello smaltimento. Ogni impresa, ogni trasportatore, ogni azienda di smaltimento, attraverso la propria chiavetta USB registrerà la presa in carico dei rifiuti che saranno così controllati in tempo reale anche grazie al sistema GPS di cui saranno dotati i mezzi che li trasporteranno. Garantendo così, nelle intenzioni del ministero dell’Ambiente, una maggiore efficacia all’azione di contrasto dei fenomeni di illegalità, una conoscenza in presa diretta dell’intera filiera dei rifiuti, una semplificazione delle procedure e degli adempimenti a cui sono richiamate le imprese, oltre ad una riduzione dei costi da esse sostenuti.

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Pubblicato il 05 Ottobre 2010
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