Nucleare a casa nostra? No ma…
"Solo" il 55 per cento dei lettori di Varesenews ha dichiarato categoricamente di non volere una centrale nel proprio Comune. Il restante 45 per cento si è detto "possibilista"
Il ministro Romani ha annunciato di voler portare una centrale nucleare in Lombardia. Tu accetteresti la costruzione di una centrale nucleare nel tuo comune?
Questa era la domanda del nostro sondaggio. E la risposta, abbastanza scontata, è arrivata dai lettori di Varesenews: il 55 per cento ha detto che non vorrebbe mai una centrale nel proprio comune; il 24 per cento ha detto che l’accetterebbe senza problemi e il 19 per cento si è detto disposto a prendersi la “patata bollente” ma solo in cambio di un generoso contributo economico da destinare all’Amministrazione che decidesse di sacrificarsi (il "campione" è abbastanza rappresentativo visto che hanno votato quasi mille persone) .
Insomma la “sindrome da Nimby” (Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile”) salta fuori tra i varesini a maggior ragione quando si parla di nucleare. Resta una valutazione da fare, come ha sottolineato ieri a Legnano il presidente di Energy Cluster, Alberto Ribolla: “Otto centrali nucleari significherebbero 450mila posti di lavoro nell’indotto. Ieri il ministro ha riconosciuto che nell’Alto Milanese vi sono le competenze, anche per il nucleare, volendo. Se nella tecnologia dell’atomo propriamente detta siamo oggi fuori gioco, ogni centrale potenzialmente sarebbe al 70% opera italiana.”
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