Federazione della Sinistra: “Ma Mucci ignorava la legge?”

Con la decisione delle dimissioni il sindaco ha cambiato idea. "La destra gallaratese è formata da professionisti della politica"

Riceviamo e pubblichiamo

Ancora una volta la nostra città, Gallarate, ed il nostro territorio subiscono i giochi di potere e l’irresponsabilità del "metodo" di gestione della cosa pubblica di Lega e PdL che la trasformano in cosa privata, in un affare appannaggio delle scelte politiche di quei pochi che da decenni in Lombardia occupano le più importanti cariche amministrative.

Il sindaco di Gallarate, Nicola Mucci, laureato in filosofia e pubblicista, si improvviserà Direttore Generale dell’ASL di Sondrio, grazie alla fiducia riconosciutagli dai suoi amici della Regione Lombardia. Da buon dilettante in questo settore, così come lo era stato quando nel 1999 aveva assunto la delega di Assessore all’Urbanistica ed al Territorio del Comune di Gallarate, lascerà, ad alcuni mesi dal termine naturale del suo mandato di Sindaco, la guida dell’Amministrazione di Gallarate per occuparsi della rete sanitaria di un territorio come quello di Sondrio definito dall’ex direttore complesso e con bisogni specifici e crescenti.
La Federazione della Sinistra, naturalmente, non commenta e non giudica il possibile operato di Nicola Mucci come amministratore di un’azienda sanitaria, a parte il suo patente dilettantismo. Forse se l’ASL di Sondrio avrà bisogno di qualche bella fontana o di qualche enorme rotonda per agevolare ed ingentilire le lunghe code presso gli sportelli delle locali aziende sanitarie, allora Nicola Mucci sarà davvero la persona giusta. Così come lo è, da sempre ed inamovibile, il perito elettrotecnico Nino Caianiello, responsabile per gli Enti Locali del PdL, Presidente e Amministratore Delegato di AMSC e molto altro ancora. Così come lo è, sicuramente, Marco Reguzzoni, esponente di spicco della Lega Nord, vice segretario nazionale, eletto Presidente della Provincia di Varese nel 2007, incarico che abbandonerà l’anno seguente attirato dalle lusinghe di ‘Roma Ladrona’ e di un posto come parlamentare.
Il "metodo" della destra trasforma quindi il ‘professionismo’ in politica in una ridda di ‘professionisti’ della politica, persone senza specifiche competenze in settori cruciali per il bene collettivo come quello della sanità, della gestione delle Aziende Municipalizzate, dell’urbanistica, del territorio, che ottengono cariche lautamente retribuite solo ed esclusivamente a fronte di un’appartenenza politica, di amicizie e di favori personali.
Ed ora, dopo avere accettato l’incarico di Direttore Generale di un territorio che, ripetiamo, siamo sicuri che Nicola Mucci conosca benissimo, quello di Sondrio, il Sindaco di Gallarate scopre con sorpresa e rammarico che probabilmente non potrà ricoprire sia il ruolo di Direttore che quello di Sindaco. Amara sorpresa anche se, se davvero di sorpresa si tratta, cresce qualche sospetto sulle capacità amministrative del suddetto che ignorava completamente il Testo Unico sugli Enti Locali e le sue – giuste – restrizioni ad un accumulo di cariche e di stipendi.
Sarà interessante, come lo è stato nel già citato caso di Marco Reguzzoni, ascoltare le giustificazioni di Nicola Mucci nei confronti dei suoi stessi elettori, come potrà spiegare l’intenzione di rompere il patto con loro siglato al momento del voto, patto che avrebbe dovuto avere la durata di cinque anni. E sarà interessante capire se i voli pindarici dell’attuale sindaco per quanto riguarda la guida della città (che vedrebbero promuovere, di sua iniziativa, il vice-sindaco a sindaco) siano davvero fattibili.
Dimissioni o non dimissioni, la Federazione della Sinistra condanna duramente questo ennesimo teatrino di potere, cariche, stipendi, benefici, clientelismi che fanno ormai indissolubilmente parte del modo di fare politica della Lega e del Popolo delle Libertà.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Dicembre 2010
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