Novelli è amaro: “Non riusciamo a goderci la vittoria”
In sala stampa non si parla molto del match. Anania ammette: "Sembra di rivivere l'era Zoppo"
Sono davvero amare le parole di mister Novelli in sala stampa a fine gara, che sottolinea come l’andamento della sfida, vinta dai tigrotti contro il Montichiari per 1-0, debba passare in secondo piano: «Oggi abbiamo sofferto molto contro una bella squadra che gioca bene al calcio, con molti giovani interessanti e ottime individualità. Purtroppo le difficoltà non arrivano dal campo e facciamo anche fatica a festeggiare dopo una bella vittoria. Questa agonia è cominciata ad agosto, ora siamo a Natale e ancora non è finita. Siamo felici degli aiuti giunti, ma non devono arrivare da esterni, piuttosto da chi si era preso un impegno con ognuno di noi. Il nostro problema ora non è fare gol, ma penso a chi non ha soldi per mangiare e chi ha una famiglia da mantenere. Una partita di calcio può, e deve, passare in secondo piano in una condizione del genere. Qui qualcuno si sta scordando che la Pro non è Novelli, Regalia o Cristiano, questa squadra è di tutta la città di Busto Arsizio, dei suoi cittadini e di tutti gli appassionati. La cosa peggiore è fregarsi di questa situazione, dei ragazzi che fanno fatica a trovare i soldi per fare la spesa. Non vedo l’ora di fare l’ultima partita e andare a casa».
Anche Luca Anania non nasconde che parlare di calcio diventa difficile con una situazione societaria traballante: «Sicuramente non è una situazione facile, sembra di rivivere l’era Zoppo, anche se almeno questa volta non c’è in giro la Guardia di Finanza. Spero che tutto si possa risolvere al meglio, sia perchè è brutto arrivare a Natale senza stipendio, sia perchè tra di noi ci sono diversi giovani che in questo momento si fanno mantenere dai genitori, non è affatto giusto, siamo tutti giocatori professionisti. Savino Tesoro non lo vediamo da almeno due-tre mesi, ma spero che entro il 20 dicembre riescano a pagare tutti come hanno fatto con Ripa. Credo che in caso contrario ognuno si deve sentire libero di decidere la sua strada, anche svincolandosi e cercando un’altra squadra. Sono senza dubbio arrabbiato e amareggiato con il presidente, chi si prende un impegno lo deve portare termine».
Domenico Cristiano, capitano della Pro, ammette che il morale della squadra è basso: «Non è facile scendere in campo pensando che potresti rimanere senza stipendio, parlo più per chi non riesce a mantenersi ora. In partita si è visto che ci si distrae e non si è lucidi, ma fortunatamente oggi è andata bene. Noi siamo uniti come squadra e non vogliamo mollare, ma la situazione è davvero poco comprensibile, anche perchè ogni giorno sentiamo una versione diversa senza mai arrivare ad una conclusione».
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