“Sondrio, un territorio esteso e con bisogni crescenti”
Il direttore dell'Asl Luigi Gianola attende il suo successore Nicola Mucci e racconta la realtà valtellinese, estesa su una provincia di 200 chilometri e con popolazione anziana in crescita
Sondrio? Un territorio complesso, dove i rapporti con gli amministratori locali sono importantissimi per l’Asl. Luigi Gianola, il direttore uscente dell’Asl di Sondrio, aspetta l’arrivo in Valtellina di Nicola Mucci, designato dalla Regione come suo successore. Gianola, 62 anni, originario dell’Alto Lario, destinato ora a guidare l’Azienda Ospedaliera Valtellina-Valchiavenna, descrive la realtà di una delle Aziende Sanitarie con il territorio più esteso in Lombardia, con decine di Comuni e una popolazione più anziana della media lombarda.
«Abbiamo 400 dipendenti e 180mila residenti su un territorio molto vasto – spiega Gianola -, da Livigno a Madesimo. Un’arco di 200 chilometri, reso più esteso dalla rete stradale limitata e incentrata solo su due Statali». La particolarità del territorio è data anche dal grande numero di Comuni,«67, il più grande è Sondrio con 22mila abitanti, il più piccolo ne ha appena trentadue, sono sparsi nelle valli laterali. Per questo i rapporti con gli enti locali sono di importanza assoluta» continua Gianola.«Non esiste una vera particolarità valtellinese, posso dire però che l’attenzione ai problemi socio-sanitari è molto alta: l’incidenza della popolazione anziana è più alta che in altre province e quindi c’è una grande attenzione alle risposte che vengono dall’Asl».
Insomma: qui c’è da lavorare soprattutto al rapporto con gli enti locali e nella gestione dei 5 distretti (a cui si aggiunge la “sezione” particolarissima di Livigno, dipendente dal distretto di Bormio). Per contro, a differenza che in provincia di Varese c’è un’unica Azienda Ospedaliera, contro le tre a Varese. Si troverà bene il suo successore, con cui lavorerà fianco a fianco?«I valtellinesi sono montanari, dal carattere schietto: se vedono che ci si prende cura di loro sanno voler bene ai loro amministratori».
Insomma: qui c’è da lavorare soprattutto al rapporto con gli enti locali e nella gestione dei 5 distretti (a cui si aggiunge la “sezione” particolarissima di Livigno, dipendente dal distretto di Bormio). Per contro, a differenza che in provincia di Varese c’è un’unica Azienda Ospedaliera, contro le tre a Varese. Si troverà bene il suo successore, con cui lavorerà fianco a fianco?«I valtellinesi sono montanari, dal carattere schietto: se vedono che ci si prende cura di loro sanno voler bene ai loro amministratori».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.