Dipietristi sull’orlo di una crisi di nervi
Il partito provinciale dell'Italia dei lavori è in preda a una faida e il segretario regionale ha deciso di azzerare tutti i vertici, commissariando il congresso. Alla base della decisione "infimi interessi di parte"
Il segretario regionale dell’Italia dei valori, Sergio Piffari, ha azzerato i vertici provinciali, commissariando ieri il partito, e destituendo di fatto il segretario provinciale Marco Bertoldo, 22 anni, eletto nel congresso del 2010, dopo una lunga battaglia tra maggiorenti. La guerra interna, da allora, si è fatta molto difficile da gestire, tanto che Piffari si è convinto che, solo con un intervento deciso, si poteva evitare che i personalismi minassero l’immagine dei dipietristi, alla vigilia di importanti scadenze elettorali. «Bertoldo è giovane ma forse chi lo sta affiancando non lo ha aiutato bene» dichiara il nuovo commissario, che venerdì sera riunisce il coordinamento regionale per esaminare la situazione e che sabato alle 17, a Varese, si troverà di fronte i litiganti.
Bertoldo e il suo braccio destro Andrea Bagaglio, blogger , sono in lite da tempo con l’ex leader locale, Alessandro Milani, a cui rimproverano il fatto di accreditarsi ancora come referente locale dell’Idv, nonostante il congresso lo abbia sconfitto.
Le lettere tra i contendenti si sprecano e anche quando Milani scrive alla stampa locale, i due lo bacchettano. Come è accaduto qualche giorno fa, quando Milani ha affermato che la politica sembra diventata un dialogo tra sordomuti e gli altri gli hanno risposto che non si devono offendere i disabili.
Il problema è che adesso si devono fare le alleanze per le elezioni. A Varese Bertoldo dice di esser lui il segretario, Milani afferma la stessa cosa. Anche a leggere le lettere al direttore non ci si capisce più niente: chi dice sì, chi dice no. Nella trattativa con gli alleati spunta poi una terza persona, Giuseppe Musolino, ex presidente dell’Arci, nuova eminenza grigia dei dipietristi (così è stato detto agli iscritti del Pd) e naturalmente dentro l’Idv tutti smentiscono.
Ora tocca a Piffari fare chiarezza. Nella lettera di commissariamento è stato molto netto: parla di rapporti minati e dialettica e confronto impossibile, di immagine del partito lesa da questi comportamenti, e di tentativi di conciliazione resi lettera morta da «infimi interessi di parte».
L’onorevole Piffari invoca serenità ed equilibrio: «Prevedo un commissariamento di sei mesi – afferma – poi vedremo se tornare alle cariche del congresso o meno, adesso non so dirlo, sentiremo gli organi statutari». Già qualche mese fa c’era stata una piccola rivolta di alcuni membri, finita con l’uscita dal partito.
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