Addio alla scuoletta della Rasa

Per mancanza di iscritti, a settembre la piccola struttura non riaprirà. Si conosceranno, intanto, settimana prossima i temuti tagli per medie e superiori

Non sarà un bagno di sangue, ma la situazione non è rosea. Nonostante l’allarme lanciato da Cisl e dall’associazione dei comuni Anci, per il direttore dell’Ufficio scolastico di Varese Claudio Merletti non c’è motivo di fasciarsi la testa: «La parte cospicua dei tagli previsti quest’anno, circa 1424 degli oltre 2400 previsti, riguarderà la scuola primaria di primo grado ( le elementari). La nostra provincia vedrà una riduzione di 118 maestre. Grazie alla modulazione del tempo scuola, che comprende la mensa, siamo riusciti a trovare una via per contenere i tagli: abbiamo deciso di ridurre il tempo mensa da 90 a 75 minuti».

Più difficile, invece, sarà la gestione dell’ulteriore contrazione di mille docenti tra materne, medie e superiori: « Non sappiamo ancora cosa capiterà nella nostra provincia – spiega Merletti – attendiamo la riunione del prossimo 3 maggio. Certo che recuperare spazi alle medie o alle superiori non sarà possibile. Se le riduzioni saranno contenute potremmo trovare soluzioni indolori, ma se ci chiederanno un sacrificio vero, certamente ci saranno problemi».

Una classe della Mameli alla RasaIn attesa di conoscere i numeri veri, si lavora per ipotesi: il calcolo dei docenti sarà fatto su classi di 27/28 alunni; per presenza di disabili o di situazioni particolari si dovrà intervenire con l’organico di fatto.  A rischio saranno sicuramente tutte le classi che non raggiungono i numeri: « Ogni situazione sottodimensionata ne presuppone un’affollata – commenta Merletti – in caso di limature, basterà essere più rigidi nella riorganizzazione, ma se i tagli saranno consistenti…».

Così, sul fronte dei tagli, si registra la prima scomparsa: dopo anni di strenua difesa chiuderà a settembre la scuoletta della Rasa. Questa volta non c’entrano ordini superiori: la piccola struttura multi classe chiude per mancanza di alunni. Anche chi l’ha difesa fino allo scorso anno, alla fine ha ceduto accettando di iscrivere i propri figli lle vicine elementari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Aprile 2011
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