Carrozza guarda lontano: “Vogliamo crederci fino alla fine”
L'ala del Varese non vuole fermarsi: «Mancano otto gare e noi abbiamo ancora fame». E avvisa il Grosseto: «Proveremo a imporre il nostro gioco»
Dopo un inizio stagione da fantascienza e un periodo di alti e bassi dovuto in gran parte ad una serie di problemi fisici, Alessandro Carrozza si sta preparando al meglio per il rush finale del campionato che sarà bollente per il suo Varese. L’ala, nata a Gallipoli nel 1982, è uno dei punti di forza della formazione di Sannino, capace di adattarsi anche come seconda punta, ruolo svolto anche settimana scorsa a Cittadella quando ha firmato il gol del momentaneo vantaggio biancorosso.
Alessandro, come sta vivendo la stagione sua e del Varese?
«Come squadra stiamo stupendo. Siamo protagonisti di un campionato grandissimo, stiamo sorprendendo tutti; credo nessuno si potesse aspettare un risultato così buono. Mancano ancora otto gare e dobbiamo affrontarle come abbiamo fatto fino ad ora, con la stessa fame: vogliamo crederci fino alla fine. A livello personale sono molto soddisfatto per quello che sto facendo. Credo che un piccolo segreto sia quello di approcciare le partite senza fare troppa distinzione tra Lega Pro e Serie B o Eccellenza, entro in campo convinto dei miei mezzi e basta».
Sabato a Cittadella ha segnato in un momento delicato; quali sono state le sue impressioni?
«È vero, contro i veneti all’inizio non ero al cento per cento e ho sbagliato tanti stop, cosa che non mi succede spesso. Però non avevo problemi di fiato o condizione generale, e così dopo il gol (nella foto di S. Raso) mi sono un po’ sbloccato ed è andata meglio. Ora spero che contro il Grosseto vada bene da subito. Il problema, secondo me, è che non sono riuscito ad allenarmi bene in settimana per via delle botte subite la gara precedente. Purtroppo se non riesco a preparare al meglio la sfida non riesco ad essere del tutto a posto il giorno della gara».
Il professor Panzarasa, preparatore atletico del Varese, l’ha indicata come il giocatore che può dare di più in questo finale di stagione. Un giudizio che condivide?
«Sinceramente non saprei. Certo, mi piace giocare su campi asciutti dove la palla viaggia veloce e senza problemi perché con queste condizioni riesco a far rendere al meglio le mie caratteristiche».
Sabato arriva il Grosseto, che gara si aspetta?
«Mister Sannino ci ha parlato a lungo dei maremmani e sappiamo che sono una squadra tosta. Non voglio fare nomi, ma sappiamo che hanno grandi individualità e mi hanno colpito in positivo anche in televisione nella gara giocata contro il Torino. Noi comunque giocheremo la nostra partita, cercando come sempre di imporre il gioco del Varese».
Molti la vedono già in serie A l’anno prossimo: lei ci pensa?
«È ovvio che il sogno di ogni calciatore è quello di arrivare alla massima serie, ma ora come ora cerco di non distrarmi troppo. Prima di tutto voglio finire al meglio il campionato con il Varese e fare il meglio possibile per i tifosi. Qui io sto davvero bene, ci ho messo qualche mese ad adattarmi anche per il clima freddo, ma poi mi sono ambientato sempre di più e ora mi piace molto vivere in città. Sento molto vicino l’amore del pubblico: i tifosi mi supportano sempre e ricordo con grande piacere lo striscione di Natale “No alla slitta, sì a Carrozza”, con quattro sostenitori vestiti da Babbo Natale. Anzi, mi sorprende che non sia andato a "Striscia la Notizia"».
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