Papa Woytila in scena a Busto

Proprio nel giorno della sua beatificazione, il teatro sociale propone una lettura drammatizzata di alcuni dei suoi scritti, con registrazioni originali dell'epoca: uno spettacolo che si terrà al Tempio civico Sant'Anna

Giovanni Paolo II interpretato da Gerry FranceschiniC’è una frase che, forse, più di tutte riassume il messaggio di papa Giovanni Paolo II agli uomini di oggi. E’ l’espressione «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! […] Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!». Queste parole, pronunciate il 22 ottobre 1978 nell’omelia di inizio pontificato, risuoneranno domenica 1° maggio, alle 20.45, negli spazi del Tempio civico sant’Anna, casa della memoria dei caduti di tutte le guerre e Centro permanente per la pace della città di Busto Arsizio.

Si chiuderà, infatti, con una registrazione d’epoca di questo appassionato invito di Giovanni Paolo II, vera e propria «frase-guida» dei suoi ventisei anni sul soglio di san Pietro (come dimostrano tante omelie di inizio anno e numerosi discorsi ai giovani), il reading-spettacolo «Wojtyla. Parole di pace», nuova co-produzione del teatro Sociale di Busto Arsizio e dell’associazione culturale «Educarte», in programma nella chiesetta settecentesca di largo «Angioletto Castiglioni» per iniziativa del Comitato Amici del Tempio civico.

Sul palco saliranno gli attori Gerry Franceschini, Mario Piciollo e Anita Romano, già protagonisti dell’apprezzato spettacolo «Vita di Karol», andato in scena lo scorso 19 aprile al teatro Sociale di Busto Arsizio, nell’ambito della stagione cittadina «BA Teatro». La regia e la guida storica dell’incontro, a ingresso libero e gratuito, portano la firma di Delia Cajelli; mentre l’accompagnamento musicale è a cura del pianista Michele Formenti.

Ad aprire il breve momento di spettacolo, proposto in occasione della cerimonia di beatificazione in programma a Roma per la giornata del 1° maggio, sarà sempre una registrazione della voce di Karol Wojtyla che, sulle note di «Jesus Christ you are my life», proporrà alcune frasi-simbolo sulla pace, pronunciate nel corso dei tanti viaggi per il mondo: da «Mai più la guerra!» a «Basta con il sangue!», sino a «Mai potremo essere felici gli uni contro gli altri».

Verrà, quindi, offerta una lettura drammatizzata di alcuni passi tratti dall’ampia opera letteraria del papa polacco, a partire dai venticinque messaggi per la Giornata mondiale della pace, dei quali verranno, tra l’altro, ripercorsi quelli con riferimento alle donne (1° gennaio 1995) e ai bambini (1° gennaio 1996).

In occasione della Festa del 1° maggio, il recital «Wojtyla. Parole di pace» verrà, poi, arricchito da una breve sezione dedicata al tema del lavoro, con un passo tratto dall’enciclica «Laborem exercens», della quale ricorrono quest’anno i trent’anni dalla pubblicazione, e due poesie giovanili di Wojtyla: «In memoria di un compagno di lavoro» e «Operaio in una fabbrica d’armi».

«Il nostro spettacolo -racconta Delia Cajelli- permetterà al pubblico di capire come il tema della pace sia stato uno dei fili rossi del pontificato di Giovanni Paolo II. E’ stato arduo selezionare tra le tante omelie, preghiere, poesie e lettere con le quali Wojtyla ha detto il suo «no ai conflitti», ha invitato al dialogo tra i popoli e le religioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2011
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