Carta sconto, “valga la regola della buona fede per i cambi di residenza”
Lo auspica il Consigliere regionale leghista Giangiacomo Longoni, in merito ai criteri di applicazione dei provvedimenti sanzionatori per l’utilizzo della carta sconto - benzina in caso di cambio di residenza non comunicato
“La legge nazionale 689 dell’81 sulle sanzioni amministrative obbliga a tener conto della lesione effettiva e della buona fede. Pertanto, i cittadini dei comuni confinanti con la Svizzera delle provincie di Como, Varese e Sondrio, che si sono trasferiti in un comune della medesima fascia sconto-benzina senza comunicarlo, non possono venire sanzionati, in quanto verrebbe sanzionata una mera irregolarità formale. Vorremmo evitare che, a causa di pochi disonesti, il sistema dello sconto rischi di saltare”. Lo dichiara il Consigliere regionale Giangiacomo Longoni, in merito alla polemica sollevata sull’argomento da Alessandro Alfieri della lista PD del Consiglio regionale. La Regione – prosegue Longoni – ha, infatti, invitato i comuni a effettuare i controlli, assegnati dalla legge, sulla base di alcune irregolarità accertate
dalla Guardia di Finanza sull’utilizzo improprio della Carta Sconto Benzina. Tuttavia, utilizzo improprio è quello che avviene da parte di chi non ne ha titolo, altro caso da quello della mancata segnalazione di cambio di residenza beneficiando, tuttavia, del medesimo sconto. A Varese – ha evidenziato il consigliere regionale Longoni – il sindaco Fontana ha avuto modo di ribadire che non disporrà l’applicazione di sanzioni nel caso in cui l’improprio utilizzo della carta da parte del cittadino sia avvenuto “in buona fede” e senza procurare un indebito vantaggio a danno del pubblico bilancio. Fra l’altro, – ha aggiunto Longoni – il passaggio al meccanismo della Carta Regionale Servizi per la gestione della fascia sconto elimina ogni tipo di equivoco, poiché il cambio di residenza viene registrato in automatico dal codice pin. Ciò che, in conclusione, risulta poco chiaro è dunque solo il motivo della polemica sollevata dal consigliere Pd Alessandro Alfieri che, a meno di una settimana dal voto, piuttosto che un effettivo contributo al buon funzionamento del meccanismo della carta sconto, risulta strumentale a fini propagandistico-elettorali” .
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