Genitori in trincea: no all’asilo privato
La possibile privatizzazione della scuola dell’infanzia L’Aquilone scatena le proteste delle famiglie: in corso una raccolta di firme, c’è anche un gruppo su Facebook. Il 30 giugno il consiglio comunale decisivo
Esplode come una bomba a Cassano Magnago la polemica sul passaggio alla gestione privata della scuola dell’infanzia “L’Aquilone” di via Adige: sul piede di guerra i genitori degli alunni, che hanno organizzato una raccolta di firme e un gruppo su Facebook per protestare contro la decisione dell’amministrazione. L’intenzione di privatizzare la gestione dell’asilo, in realtà, era nota già da tempo al direttore Marco Coerezza, e confermata anche da fonti interne al Comune, tanto che in tre occasioni i rappresentanti dei genitori avevano incontrato il sindaco Aldo Morniroli e Doriana Mantegazza, responsabile dell’area Attività Educative, ricevendo rassicurazioni sul destino del personale attualmente impiegato presso la scuola e sulla continuità del progetto didattico. Le ultime voci, invece, hanno prospettato una situazione ben diversa: ingresso della gestione privata a partire dal 1° gennaio 2012, con il personale a tempo determinato che rimarrebbe da subito a casa, mentre quello a tempo indeterminato potrebbe proseguire nell’attività soltanto fino a giugno. Documenti ufficiali non ce ne sono, dal momento che l’approvazione del capitolato di gara dovrebbe avvenire nel corso del consiglio comunale del prossimo 30 giugno; ma già questa sera (lunedì) è in programma una riunione della Commissione per le politiche di bilancio che si prospetta infuocata, anche perché dovrebbe essere presente una rappresentanza dello stesso comitato dei genitori.
“L’amministrazione ha il dovere di informare adeguatamente le famiglie e la cittadinanza – recita il comunicato diffuso dal comitato – sappiamo per certo che chi verrà non potrà garantire gli standard che abbiamo scelto e siamo indignati, arrabbiati e preoccupati! Insieme alla scuola dell’infanzia stanno svendendo la serenità e l’educazione dei nostri bambini. Non siamo disposti a tacere!”. Paola Mascalchini, portavoce dei genitori, aggiunge: “Non ci preoccupa la privatizzazione in sé, ma l’idea che vengano meno la qualità del servizio e il validissimo metodo educativo che finora erano sempre stati garantiti. Vogliamo tutelare la serenità dei nostri bimbi e il cambio di gestione in corsa non ci va bene. Difenderemo l’attuale personale e la gestione della scuola con tutti i mezzi”.
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