Jacopo Marrocco, consigliere comunale a ventun’anni

È il più giovane degli eletti nell'assemblea civica: è nato nel 1989 e il Pd è stato il suo primo partito. "La campagna elettorale l'ho fatta con aperitivi e Facebook, è costata 34 euro e 80 cent"

Entrare in consiglio comunale a ventun anni. È una bella soddisfazione per Jacopo Marrocco, il più giovane eletto dell’assemblea civica. Attivo da un paio d’anni nei Giovani Democratici, ha fatto una campagna che unisce tradizione e web e una dose di passione molto poco ideologica. «Ho privilegiato sempre il contatto personale – ci racconta – andando casa per casa (ove possibile) oppure incontrandomi con i ragazzi, quelli che voglio rappresentare maggiormente in consiglio comunale: nei bar, per un caffè o un’aperitivo. Dall’1 al 13 maggio non ho avuto nemmeno una serata libera». Insomma caccia al voto con metodo tradizionale. Ma uno sguardo era anche per il mondo del web, strumento «di supporto», lo definisce. «Io uso internet (Facebook in particolar modo) da parecchio tempo e lo uso oltre che per ragioni personali per fare quello per cui è nato: parlare con la gente, con i ragazzi, sentire le loro esigenze ed interloquire… non ho fatto come molti che hanno aperto la propria pagina fb a fine marzo giusto giusto per l’inizio della campagna elettorale». Al profilo privato ha aggiunto anche una pagina pubblica, ma i botta-e-risposta e le reazioni a quel che pubblicava venivano soprattutto dalla pagina personale: in qualche occasione ha discusso con i giovani del PdL e della Lega che sono suoi "amici" su FB. Spesa totale della campagna personale: 34,80 euro. Nato neanche un mese prima della caduta del Muro di Berlino (il 13 ottobre 1989), ha lanciato proposte su temi lontani dall’ideologia, come la green economy o il wifi. Proposte che potevano raccogliere consenso anche al di là dei giovani di sinistra… «Mi hanno votato anche tante persone che non si riconoscono nel PD o nel centrosinistra» dice con sicurezza. Ma da bravo politico in erba non rinuncia ad una zampata polemica: «I giovani del PdL sono stati segregati (o hanno scelto loro) nella Lista dei Rioni: è indice di come essi e i giovani in generale vengano presi in considerazione nel PdL».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Giugno 2011
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