Non vedremo mai Singapore. Il governo dice no al volo diretto

Non vedremo mai Singapore. Si può parafrasare il titolo di un romanzo di Piero Chiara per descrivere la delusione che si respira dalle parti di Malpensa: il ministro dei trasporti Altiero Matteoli ha deciso di negare l’autorizzazione ad un volo diretto Singapore-Malpensa-New York proposto da Singapore Airlines. Si conclude con una sconfitta pesante la battaglia dei vertici di Sea e della politica lombarda per ottenere il collegamento, considerato strategico per i rapporti tra Nord Italia, Stati Uniti ed Estremo Oriente. Caustica, netta e brevissima la dichiarazione rilasciata a Malpensa da Raffaele Cattaneo, l’assessore regionale alle infrastrutture: «È una scelta sbagliata – ha detto ai giornalisti – e sarebbe ora di finirla con questi errori che sono tra le cause dei cattivi risultati elettorali delle ultime settimane». Un bel telegramma ai palazzi romani (e ai compagni di partito) perché cambino strategia nel rapporto con il Nord. La vicenda era stata sollevata e seguita anche dalla Cgil.

«A più riprese abbiamo sollecitato un intervento immediato del governo per sbloccare l’infinita vicenda della tratta  Singapore-Malpensa-New York, l’ultima volta il 24 maggio» ricorda Nino Cortorillo, segretario generale FILT CGIL Lombardia all’uscita dall’incontro con i responsabili sindacali del settore aereo. «Siamo fortemente preoccupati di questa latitanza del governo. Il “non fare”, o meglio il fare male,  in una situazione di incertezza come quella che contraddistingue Malpensa è un atteggiamento che compromette i grandi sforzi fatti». Il segretario della Cgil trasporti definisce «irresponsabile» l’atteggiamento del governo, specie in un momento delicato come quello che vive Sea, con la quotazione in borsa alle porte.