Premiato l’ospedale nel giorno di San Giovanni

Consegnate le benemerenze cittadine in occasione della giornata del ringraziamento: per l’azienda ospedaliera anche una lapide commemorativa. Riconoscimenti per padre Renato Beretta e suor Marcella Catozza

Una grande festa per ricordare la Busto Arsizio che fu, ma soprattutto per ringraziare chi continua anche nella quotidianità a impegnarsi per renderla migliore: questo il senso della tradizionale cerimonia di consegna delle benemerenze cittadine per la festa patronale di San Giovanni, svoltasi stamattina nella sede del Comune. Sul tappeto rosso di palazzo Gilardoni sono sfilati volti noti e meno noti della città, dalle forze dell’ordine ai rappresentanti dell’imprenditoria, dell’informazione e della scuola; a consegnare le onorificenze tutte le principali autorità cittadine, dal sindaco Gigi Farioli a monsignor Franco Agnesi, passando per gli assessori della nuova giunta, i consiglieri comunali e “ospiti” di rilievo come il vicepresidente provinciale Gianfranco Bottini, i consiglieri regionali Luciana Ruffinelli e Stefano Tosi, il deputato Daniele Marantelli, i senatori Antonio Tomassini e Mario Mantovani e il generale Gian Marco Chiarini.

Tra i momenti più attesi della mattinata il conferimento della civica benemerenza ad Armando Gozzini, attuale direttore generale dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio: prima di lui premiati anche tutti i precedenti amministratori della storia dell’ospedale, dai riconoscimenti alla memoria a Giovanni Rossini, Carlo Sandroni, Giuseppe Lualdi e Giuseppe Regalia a quelli consegnati a Franco Silanos, Silvia Angiolini, Angelo Carenzi, Ambrogio Bertoglio e Pietro Zoia. “Sono orgoglioso – ha detto il sindaco Farioli – di un ospedale che, in un mondo come quello di oggi in cui la sanità rischia di diventare asettica e non coltivare il rapporto medico-paziente, ha saputo mantenersi fedele nei secoli alla sua missione, centrando l’attenzione sulla persona e confermandosi un’istituzione fortemente voluta dal territorio e dal suo popolo”. Nella stessa ottica, quella di premiare la capacità di Busto di “guardare con occhi attenti la sofferenza”, sono stati premiati anche l’associazione Amici di Rossella, i genitori e gli amici di Francesco Grillo (il cittadino bustocco da due anni in coma vegetativo) e, alla memoria, il volontario della Croce Rossa Giuseppe Albanesi, scomparso in aprile.

Altro premio molto sentito quello riservato a padre Renato Beretta, gratificato dello status di “bustocco ad honorem” per le sue iniziative nel campo della musica e dell’educazione: “Nel mio curriculum – ha detto il frate francescano – c’è scritto che sono nato a Milano, ma formato a Busto, e questo rimarrà sempre nella mia memoria”. A consegnargli il premio il Regiù della Famiglia Bustocca Luigi Toia, perfettamente ristabilitosi dall’infarto che lo aveva colpito sabato scorso.
Il “Premio alla Bontà” assegnato per il 56° anno dalla Filodrammatica Paolo Ferrari è andato invece a suor Marcella Catozza, oggi impegnata ad Haiti nell’assistenza ai terremotati (e non solo). Claudio Foresti l’ha omaggiata leggendo il reportage a lei dedicato dal quotidiano “La Stampa”, mentre la religiosa ha inviato un messaggio di ringraziamento: “Non mi sento all’altezza del premio, la bontà è una disposizione dell’animo e chiedo al buon Dio di donarmi ogni giorno un cuore che mi permetta di aiutare gli altri”.

Tra gli altri riconoscimenti assegnati spicca il premio ai Maestri del Lavoro consegnato da Alberto Mereghetti: quest’anno hanno ricevuto la stella al merito Claudio Maoret, collaudatore e assemblatore di Agusta Westland, e Adriano Molteni, area manager della Mario Crosta. Attestati e riconoscimenti anche per le scuole che si sono distinte nelle iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: in particolare Pietro Cafaro e Chiara Cavelli per le lezioni di “Pillole di Storia”, Regina Colombo della scuola Bellotti e Tito Olivato per il mediometraggio “Unitalia”, e poi ancora l’istituto Olga Fiorini, il liceo Crespi, lo scientifico Tosi, il liceo Pascal e il liceo artistico Candiani, a cui il sindaco ha dedicato una menzione speciale “per la visione innovativa e la passione che hanno fatto compiere un salto di qualità”. Sempre nell’ambito dei festeggiamenti per l’Unità, premiati anche Giuseppe Ortelli come “generoso combattente e coerente sostenitore dei valori di patria, democrazia e solidarietà”, Gianluigi Marcora in occasione dei 30 anni dell’Informazione dell’Alto Milanese e lo scrittore bustocco Alessandro Mari per l’opera prima “Troppo umana speranza”.

Infine da sottolineare il titolo di consigliere emerito riservato ad Alberto Armiraglio (ringraziato dal sindaco anche per il suo impegno in favore della Pro Patria) e i riconoscimenti per i dipendenti comunali con oltre 25 anni di anzianità e per i rappresentanti delle forze dell’ordine che si sono distinti in azioni di particolare coraggio e valore. La cerimonia si è chiusa poi con la firma di tutti i premiati sull’Albo d’oro cittadino e la scopertura della lapide commemorativa dedicata all’ospedale, che ebbe la sua prima sede proprio all’interno dell’attuale palazzo comunale.
La giornata di festeggiamenti proseguirà nel pomeriggio con l’apertura straordinaria al pubblico della Quadreria dell’ospedale (alle 15.45 una visita guidata) e con un incontro di approfondimento sulla storia del nosocomio, alle 16.30 in aula Suor Bianca.

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Pubblicato il 24 Giugno 2011
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