Varese, novanta minuti per avvicinarsi al paradiso

Domenica (18,30) il "Franco Ossola" ospita la semifinale di ritorno con il Padova. Sannino lancia Nadarevic ma scalpita anche Zecchin. Strade intorno allo stadio chiuse dalle 14

Si ricomincia da uno a zero per gli altri, dalla rete che Italiano ha realizzato su rigore allo stadio Euganeo e che ha deciso la prima metà della semifinale playoff tra Varese e Padova. Si ricomincia rientrando in campo dagli spogliatoi proprio come dopo un normale intervallo solo che in questo caso, come dice Beppe Sannino, il riposo è durato due giorni e mezzo e all’uscita dal tunnel c’è un panorama completamente diverso.
Domenica 5 giugno si torna al “Franco Ossola” (calcio d’avvio alle 18,30) per altri 90’ da vivere con il cuore in gola e con gli occhi puntati sul prato verdissimo di Masnago che rischia di presentarsi un po’ pesante per la pioggia. Una pioggia che si è abbattuta anche sull’allenamento del sabato mattina, la classica rifinitura cui non hanno voluto mancare tanti tifosi che hanno seguito con attenzione e cori di sostegno la “sgambata” svoltasi sul campetto in sintetico dedicato al professor Speroni.
Allenamento breve, seguito quasi con apprensione dal masseur Leonino Nicoletti, preoccupato per l’acquazzone che bagnava i muscoli che i suoi ragazzi gli affidano per poter rendere al meglio. In campo la prima parte è stata affidata dal preparatore atletico Panzarasa, poi Sannino ha diretto la classica partitella cui ha partecipato tutto il gruppo con l’ovvia eccezione dell’infortunato Carrozza.
 
NADAREVIC IN POLE POSITION – Proprio sul dilemma delle “ali” si è incentrata la curiosità dei tifosi. Carrozza è ko e non sarà recuperabile neppure in caso di finale, tanto che l’esterno non ha ancora effettuato l’ecografia di rito perché è impensabile accelerare i tempi di recupero. Chi sta meglio è Giampietro Zecchin, che sta provando a tenere lontana la maledetta pubalgia e che si è allenato al pari di tutti i compagni candidandosi a una maglia da titolare. Sannino però non scioglie i dubbi, promuovendo però Enis Nadarevic: «In questo momento merita una chance anche in partenza» spiega il mister parlando del bosniaco. «Per l’altra fascia vedremo, deciderò anche in base alle condizioni del terreno di gioco. E a tal proposito voglio dire che Concas ha tutta la mia fiducia perché ritengo che a Padova abbia giocato bene; Fabio ha messo in campo cuore, anima e generosità e sono qualità cui io guardo».
Se gran parte della formazione è già fatta (difesa e attacco saranno quelli titolari), Sannino tiene un po’ in sospeso anche il centro della mediana: «Avremo come sempre due centrocampisti importanti» si limita a dire, anche se il rientrante Corti dovrebbe ritrovare il posto accanto a Frara, con Osuji (migliore in campo all’Euganeo) destinato a partire dalla panchina.
 
SANNINO A TESTA ALTA – Al rientro negli spogliatoi mister Sannino è inzuppato d’acqua al pari dei suoi giocatori ma non perde la voglia di scherzare con loro e di spronare l’ambiente a dare il meglio. «Avvertiamo già un’atmosfera speciale e domani la sentiremo sempre più forte fin da quando arriveremo allo stadio. Sono contento che da parte del Padova – una grande squadra – siano arrivate dichiarazioni che lasciano presagire una partita aperta, senza barricate, con tanto calcio». Il tecnico poi tiene a precisare quanto è accaduto all’uscita dal campo all’Euganeo: «Il gesto che io ho fatto è stato quello di mettere la mano sotto il mento: con quello intendo che la mia squadra deve sempre tenere la testa alta e guardare tutti negli occhi. Ho letto di interpretazioni assurde a questo mio segnale e voglio ribadire con forza che il senso è quello che ho detto ora. Mi sembrava scontato, evidentemente non è così».
L’allenatore biancorosso non vede analogie con la vigilia di Varese-Cremonese dello scorso anno («quella era la finale, qui comunque vada c’è un altro turno») ma vuole tornare a parlare del pubblico che continua a sostenere la sua squadra: «A Masnago ci saranno quasi 10mila persone e credo che tra di noi dovremo dirci grazie a vicenda per questi momenti che stiamo vivendo. Qui a Varese si è parlato giustamente per vent’anni dell’era Fascetti: ecco, io credo che in ogni caso questo periodo sarà ricordato a lungo nella storia della società e della città. E l’attaccamento di tante persone non può che lasciare un segno positivo in tutti noi».
 
BIGLIETTI E VIABILITA’ – Nel rush finale delle prevendite va segnalato che nel pomeriggio di oggi – sabato – i biglietti saranno disponibili anche nei punti TicketOne della provincia di Varese e non solo nel capoluogo. La società ha inoltre fatto sapere di aver rimesso in vendita una cinquantina di posti in tribuna, tenuti inizialmente di riserva.
Le vie adiacenti allo stadio “F. Ossola” verranno chiuse al traffico a partire dalle 14 di domenica e i cancelli saranno aperti a partire dalle 15,30. Le autorità hanno anche predisposto i percorsi per recarsi nei diversi settori: chi va in Curva Nord potrà accedere esclusivamente da via Vellone, provenendo da Avigno; i distinti si raggiungono solo da via Manin; la tribuna ha accesso consentito soltanto da via Vellone provenendo da via Borghi. Infine gli ospiti potranno entrare nel proprio settore soltanto da piazzale Bolchini.
 
Varese – Padova (probabili formazioni)
 
Varese (4-4-2): Zappino; Pisano, Pesoli, Dos Santos, Pugliese; Zecchin (Concas), Frara, Corti, Nadarevic; Ebagua, Neto Pereira. All. Sannino.
Padova (4-3-3): Cano; Crespo, Legati, Cesar, Renzetti; Bovo, Italiano, Cuffa; El Shaarawy, Ardemagni, De Paula. All. Dal Canto.
Arbitro: Riccardo Tozzi di Ostia Lido (Bernardoni e De Pinto – IV° uomo Baracani).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2011
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