w L’Italia. Ecco gli artigiani del Risorgimento
Confartigianato celebra il 150esimo dell’unità d’Italia con un libro .
"Viva l’Italia! – Gli artigiani nel Risorgimento": questo il titolo del volume che Confartigianato Imprese ha pubblicato da alcuni giorni proprio per celebrare il 150esimo dell’unità d’Italia. Perché farlo? Per curiosità, dovere di cronaca, aneddotica, informazione. Senza dubbio, come dichiara Giorgio Merletti, vicepresidente vicario di Confartigianato
Un volume di circa 300 pagine – di particolare impatto il corredo fotografico in bianco/nero – nel quale si ricorda il ruolo degli artigiani in seno ai Mille di Garibaldi e che nasce non solo
La carrellata di nomi – non sempre conosciuti, e proprio per questo ancora più importanti: si tratta di valorosi che difficilmente trovano posto nei libri di testo scolastici – prende il via da Amatore Sciesa, che era tappezziere. E poi: il colonnello Giacinto Bruzzesi (tagliatore di pietre), Colomba Antonietti (fornaia che muore in difesa della Repubblica Romana), Paolo Solaroli (generale dell’esercito sabaudo ma, prima di tutto, sarto), Francesco Nullo (imprenditore tessile all’avanguardia). Non si dimentica nulla, o quasi. Gli artigiani passano anche “dalla infausta rocca di Spielberg”, dove il panettiere Gabriele Rosa sconta tre anni. I capitoli passano rapidi: “L’Italia sulle barricate”, “La Prima Guerra d’Indipendenza”, “Dio e Popolo, Roma e Venezia”, “Gli anni della speranza”, “La Seconda Guerra d’Indipendenza”, “La grande impresa dei Mille”, “La Terza Guerra d’Indipendenza”, “Dall’Aspromonte a Porta Pia”. E così si apprendono i nomi di Stanislao Bonamici, “predicatore in tipografia”; Domenico Lupattelli, “il muratore vissuto per la Patria”; lo speziale Cesare Albertini, l’aiuto maniscalco Antonio Asiari, il falegname Ciro Bratti, l’orefice Federico Comandini, il tintore Domenico De Caesaris, il canapaio Francesco Maiotti. E altri, tantissimi nomi, si aggiungono alla Storia della nostra Italia: dal Nord al Sud. Nomi di lavori quotidiani e umili, di gente che crede nell’ideale “Unione, Forza e Libertà!”, di Giambattista Capurro – il falegname genovese che diventa generale – e dei fratelli Lucatelli, abili nell’arte del mosaico.
«”Viva l’Italia!” è un libro facile da leggere – conclude Merletti – e curioso da sfogliare. Ricco di approfondimenti che vanno a toccare una porzione della storia italiana che pochi conoscevano e che ora è disponibile a tutti. Un volume con il quale si ripassa il nostro Risorgimento e con il quale Confartigianato vuole rendere omaggio a tutti coloro che hanno posto la Patria e il bene comune davanti ad ogni cosa».
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